Le Bianche Scogliere di Dover appaiono improvvisamente, con tutto il loro fascino e la loro maestosità , mentre si attraversa con la nave quel tratto di mare di soli 33 chilometri che separa Francia da Inghilterra.
Dette in inglese White Cliffs of Dover, si affacciano sul Canale della Manica, in corrispondenza dell’omonimo stretto e, nei giorni in cui il cielo è più limpido, dalle Scogliere di Dover è possibile vedere a occhio nudo la località francese dirimpettaia di Cap Gris-Nez, vicino a Calais.
Magiche e suggestive, queste falesie hanno ispirato film, romanzi, canzoni ed ancora oggi emozionano per le loro dimensioni, centodieci metri nei punti di massima altezza e tredici chilometri di lunghezza, sia per il caratteristico colore bianco che potrebbe essere stato all'origine del nome Albion con cui era nota l'Inghilterra presso gli antichi Romani.
In realtà non si tratta di un bianco uniforme, ma striato da venature di selce nera. Questa colorazione così particolare è da attribuire al materiale di cui sono composte: rocce di origine prevalentemente calcarea, in cui sono presenti antichi fossili di organismi marini.
Le Bianche Scogliere di Dover |
Le Bianche Scogliere di Dover |
Cosa vedere a Dover
Il Castello: sorge nel luogo in cui probabilmente era già presente una fortificazione antecedente all’invasione romana, forse risalente all’età del ferro, di cui però non è rimasta traccia.
- Dubris Pharos: un antico faro costruito dal governo della Britannia romana nel II secolo d.C. È il più alto edificio di epoca romana conservato nel Regno Unito ed uno dei pochissimi esempi di fari romani sopravvissuti.
- The Great Tower: risalente al XII secolo, durante la visita riporta i visitatori ai tempi di Enrico II attraverso mostre interattive e spettacoli di suoni e luci.
- Tunnel sotterranei: scavati nella roccia calcarea prima durante il Medioevo e successivamente durante le guerre napoleoniche, vennero in seguito utilizzati nel corso dei due conflitti mondiali quando il Castello giocò un ruolo determinante nella difesa della costa inglese. Laboratori interattivi vi consentiranno anche in questo caso di immergervi nelle difficili vicende dei periodi bellici.
- St Mary's in Castro Church: chiesa sassone ampiamente restaurata, costruita accanto al faro romano che ne divenne il campanile. Fino al 2014, la chiesa di Santa Maria in Castro è stata utilizzata come chiesa della guarnigione di Dover ed è ancora oggi un luogo di culto.
St. Mary's in Castro Church e il faro romano |
Roman Painted House: fu scoperta dalla Kent Archeological Rescue Unit negli anni '70. Costruita intorno al 200 d.C., faceva parte di una grande struttura destinata ad ospitare i viaggiatori che attraversavano la Manica.
Sopravvivono cinque stanze, con ampie aree affrescate che mostrano scene di Bacco, dio del vino e del piacere.
Dover Museum: ripercorre la storia di Dover dal neolitico ai tempi moderni. Tra i molti reperti archeologici vi è la nave risalente all'età del bronzo.
The Citadel: la costruzione dell'area difensiva sulle Western Heights risale al 1779, durante la guerra d'indipendenza americana. Inizialmente ideata come opera temporanea, comprendente piccoli terrapieni per fanteria e artiglieria, con la minaccia napoleonica i lavori di costruzione furono massicciamente accelerati. Il piano era di completare le ridotte est e ovest e di collegarle tramite terrapieni formando un campo trincerato completo sulle alture, al fine di ospitare e proteggere una forza di campo per affrontare qualsiasi sbarco di truppe nemiche ed anche fornire fuoco offensivo in condizioni di assedio.
Alla fine dell'Ottocento The Citadel era costituita da fortificazioni esterne occidentali con nuove caserme e casematte, alloggi per ufficiali, magazzino, mensa, armeria, guardiola e terrapieno completamente nuovo con cannoni.
Al termine del secondo conflitto mondiale The Citadel cadde in disuso ed in seguito fu utilizzata come istituto penitenziario. Solo recentemente è iniziato un ambizioso intervento di recupero.
Knights Templar: nei pressi della strada che conduce alla Cittadella sono visibili le fondazioni di una piccola cappella riconducibile ai Templari, l'ordine militare e religioso fondato nel XII secolo per proteggere i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa.
La tipologia dell'edificio, a navata circolare, rispecchia quella della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, ed è questa associazione che ha suggerito il collegamento con i Templari.
Le Bianche Scogliere di Dover |
Le Bianche Scogliere di Dover: secondo i geologi cominciarono a formarsi durante il periodo Cretaceo, circa 136 milioni di anni fa, quando la Gran Bretagna e gran parte dell'Europa erano sommersi dal mare, abitato soprattutto da plancton che, morendo, prima sedimentò sul fondale e poi si fossilizzò.
Ma uno studio di ricercatori dell’Imperial College di Londra ha recentemente rilevato che in quel mix molto fine di gesso e calcare vi sono anche tracce di polvere cosmica. L’importanza della scoperta, pubblicata su Earth and Planetary Science Letters, sta nel fatto che tale polvere potrebbe offrire nuove indicazione sulle caratteristiche del Sistema Solare primordiale.
Le Scogliere di Dover rappresentano quindi un'importante fonte di informazioni scientifiche: grazie ai fossili che inglobano hanno fornito concrete documentazioni riguardanti i cambiamenti climatici e le trasformazioni morfologiche avvenute in un lontano passato del nostro pianeta, mentre le tracce di polvere cosmica permetteranno probabilmente di comprendere anche quello che stava avvenendo nello Spazio contemporaneamente ai grandi sconvolgimenti terrestri.
Il modo migliore per vivere una giornata alle Scogliere di Dover è quello di camminare lungo il sentiero che si sviluppa proprio a ridosso del mare dirigendosi verso il Faro.
Giunti al South Foreland Lighthouse, gioiello di epoca vittoriana risalente al 1846, troverete anche un punto di ristoro, la Mrs Knotts Tearoom, sala da tè che prende il nome da George e Catherine Knott, guardiani del Faro di South Foreland nell'Ottocento.
Il percorso di trekking prosegue nel suo ultimo tratto fino a St. Margaret’s Bay, una piccola ed affascinante baia con spiaggia incastonata tra le scogliere.
L'itinerario di andata e ritorno richiede almeno mezza giornata per poter vivere fino in fondo lo spettacolo naturale circostante ed è lungo circa 15 chilometri.
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