Michelangelo e la Pietà Rondanini

La Pietà Rondanini è una scultura di Michelangelo Buonarroti esposta presso l'antico Ospedale Spagnolo nel Cortile delle Armi al Castello Sforzesco a Milano.

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Michelangelo Buonarroti Pietà Rondanini

Scolpita in una prima versione tra il 1552 e il 1553 e rimodellata dal 1555 circa al 1564 in una nuova elaborazione, è l'ultima opera di Michelangelo alla quale l’artista dedicò il suo lavoro fino a pochi giorni prima della morte.

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Michelangelo Buonarroti Pietà Rondanini

Negli ultimi anni della sua vita Michelangelo si impegnò nella scultura sempre più sporadicamente e quasi esclusivamente a titolo personale, non per opere commissionate. 
Desiderava completare una statua per la sua sepoltura e, probabilmente dal 1547 al 1555, iniziò a scolpire una Pietà, detta Bandini, che si ruppe per un'imperfezione del marmo provocando la sua ira, tanto che cercò di distruggerla a martellate di cui, ancora oggi, si possono vedere i segni.
Negli anni immediatamente successivi l'artista modellò un nuovo blocco marmoreo raffigurando la sola Maria che sostiene il figlio reggendolo da sotto le ascelle, secondo un’iconografia già presente nell’arte medioevale. 
Alcuni schizzi conservati ad Oxford potrebbero essere molto simili alla prima versione di questa Pietà di cui restano nel blocco, a diversi livelli di finitura, il braccio destro e le gambe di Cristo ed un accenno al volto della Madonna appena distinguibile su un lato del velo. 
Ad un certo punto infatti Michelangelo cambiò idea e si impegnò ad estrarre dallo stesso marmo una nuova forma per la madre ed il figlio, rimettendo in discussione l'intera statua.

Michelangelo Buonarroti opere
Michelangelo-Studi di Pietà-Oxford

Storia della Pietà Rondanini
L'opera venne trovata nello studio di Michelangelo dopo la sua morte ed inventariata così: "Statua principiata per un Cristo et un'altra figura di sopra, attaccate insieme, sbozzate e non finite".
Un’iscrizione incisa nel marmo sul fianco sinistro della base è una testimonianza preziosa per la storia della scultura: MGRN°I è l’acronimo di Marchese Giuseppe Rondinini, mecenate che raccolse la sua collezione di arte classica nell’omonimo palazzo in via del Corso a Roma. Presumibilmente intorno al 1744 il Marchese acquistò l’opera di Michelangelo che venne così chiamata Pietà Rondanini
Qualche anno dopo la morte di Rondinini, che non aveva eredi, la collezione d’arte venne in gran parte dispersa ed il palazzo con la Pietà passarono attraverso varie proprietà.

Marchese Rondinini
Pietà Rondanini dettaglio

In una data precedente il 1857 fu incisa sul basamento della scultura la scritta SS. PIETA DI MICHEL’ANGELO BVONAROTA, ma, nonostante questa indicazione, l’interesse per la statua rimase molto scarso.

Michelangelo
Pietà Rondanini dettaglio

Nel 1904 Palazzo Rondinini divenne proprietà del conte Roberto Vimercati Sanseverino il quale custodì la statua nella sua sontuosa biblioteca sopra ad un’ara romana che ne costituirà la base d’appoggio fino al 2015. Alla morte del conte la scultura, che non poteva lasciare l’Italia in quanto notificata, fu offerta in vendita per 250 milioni di lire che poco dopo scesero a 135. Fu acquistata il 30 giugno 1952 dal Comune di Milano che la espose nella Cappella ducale del Castello Sforzesco. 
Nel 1956, in seguito al nuovo allestimento del Castello progettato dallo studio BBPR, la Pietà venne collocata in una nicchia di pietra serena nella Sala degli Scarlioni che col tempo però perse la sua iniziale identità a causa di aggiunte ed interventi successivi e nel 2012 lo spazio idoneo ad ospitare la scultura venne identificato nell’Antico Ospedale Spagnolo.

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Pietà Rondanini

Descrizione della Pietà Rondanini
La Pietà Rondanini è orientata verticalmente e rappresenta in modo innovativo l'atto di accoglimento di Maria che regge Cristo esanime deposto dalla croce. 
Michelangelo si concentra sul rapporto intensissimo tra madre e figlio: il corpo di Gesù, schiacciato contro quello della Madonna, diventa quasi un unico volume plastico in cui l'incompiutezza della forma contribuisce ad elevare la poetica del dolore che avvolge il gruppo scultoreo in una drammaticità sublime.
Maria cerca di trattenere il corpo del figlio che invece, inesorabilmente, sembra scivolare verso il basso, inghiottito ed attratto dalla forza di gravità della morte.
Se osservata di lato, la statua appare curva in avanti ma con un senso di slancio, forse un rimando alla prossima resurrezione.


31 agosto 2023

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