Nel cuore di Roma, a due passi da Piazza del Popolo e da Via del Corso, c'è Il Margutta RistorArte, un raffinato locale in cui la proposta food vegetariana e vegana si coniuga a mostre di pittura, fotografia e buona musica. In un mondo per fortuna sempre più sensibile al rispetto dell’ambiente, la cucina vegetariana e vegana si sta diffondendo anche nella cultura occidentale: una filosofia di vita e di etica le cui ragioni scaturiscono dal rispetto per gli animali, per l'ambiente e per la stessa salute dell'uomo. E’ infatti scientificamente provato che tra i vegetariani e vegani vi sia una minore incidenza delle più diffuse patologie dei paesi ricchi. Nei ristoranti con menù vegetale io respiro un'atmosfera diversa: diversi sono i profumi, i colori e si percepisce un intenso inno alla vita ed alla bellezza. E' il caso de Il Margutta RistorArte, dove potete gustare dell'ottimo cibo avvolti dal jazz e dall'arte, in un clima di grande apertura culturale.
Il Margutta |
Claudio Vannini, maestro di Yoga con la filosofia di un’alimentazione naturale, biologica e sana, fondò nel 1979 in Via Margutta un circolo di cultura vegetariana, con l'intenzione di trasmettere ai suoi ospiti, attraverso il piacere del cibo, il rispetto per l'ambiente e per i diritti di tutti gli animali, oltre alla passione per l'arte. Il suo circolo diventò così un punto d’incontro di personaggi alternativi del mondo dello spettacolo, della moda e della cultura, ad esempio Federico Fellini. Pochi anni dopo l’apertura, la moglie Tina ne sviluppò il concept, trasformando il circolo in ristorante vegetariano italiano e proponendo piatti gourmet con un appeal così forte da avvicinare anche gli scettici allo stile di alimentazione green: una cucina italiana fatta di piatti colorati, tradizioni rivisitate, ecosostenibilità ed una concezione olistica del nutrimento attraverso la quale eccellenza eno-gastronomica, rispetto per ambiente ed animali, arte, intrattenimento si esaltano a vicenda, in un dialogo costante tra cibo per il corpo e per l'anima.
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Stagionalità , rispetto della tradizione eno-gastronomica italiana, creatività nelle tecniche e negli abbinamenti sono il denominatore comune della cucina del Margutta veggy food & art. Le proposte dei vari menù hanno alla base una costante ricerca di qualità delle materie prime, con l'obiettivo di esaltare al massimo le caratteristiche organolettiche degli alimenti e di sperimentare le biodiversità italiane attraverso prodotti a km zero, come quelli provenienti dall'orto nella riserva del Parco di Veio, oppure olii extravergine di oliva con spremitura a freddo e farine biologiche. La cucina del Margutta è al 70% vegetariana, priva di carne e pesce, e al 30% vegana, priva di derivati quali uova, latte e formaggi.
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Io ho pranzato al Margutta domenica 2 gennaio, quando il locale era quindi addobbato per le festività . Il Green Brunch propone un buffet colorato e profumato, servito in questo momento in conformità con le misure anti Covid-19, e cambia ogni giorno della settimana ed in base alle stagioni. La formula del brunch che ho sperimentato è stata all you can eat ed abbiamo potuto scegliere ed assaggiare zuppe vegetali, crema di zucca, lasagnette alla mediterranea, polenta con seitan, polpettine di melanzane, arancini, spinaci, cicoria saltata, ed ovviamente le lenticchie. Oltre ai piatti caldi viene proposta anche un'isola fredda ed una ricchissima isola dolci. E' indicata la distinzione tra vegetariano, vegano e senza glutine. Dal lunedì al venerdì la formula Green Brunch costa 15 Euro, 25 nel week end quando il Festivity Brunch propone anche musica dal vivo; l'orario è dalle 12:00 alle 15:30.
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Ma il ristorante apre le sue porte alle 9.00 del mattino, proponendo una colazione al Bio Bar, posizionato all’ingresso. Tra piante sempre verdi, tavolini e divanetti, si possono gustare caffè, tè e tisane servite insieme a dolci fatti in casa con farine biologiche di grani antichi e brioches appena sfornate.
Dalle 18,30 invece, l'Apericena offre una sfiziosa degustazione con accattivanti menu finger food.
Ma è per la cena che Il Margutta veggy food & art propone un menu à la carte davvero sorprendente, in cui il cibo diventa opera d'arte.
Nella decorazione dei piatti, la cura per i dettagli crea un dialogo estetico con le opere esposte e garantisce un’esperienza sensoriale di grande intensità . Ogni piatto diventa così un capolavoro di leggerezza, gusto e bellezza, senza trascurare i valori nutritivi e la digeribilità . Tutti i giorni dalle 19:00 alle 23:30.
Per quanto riguarda i vini, Il Margutta propone etichette d’eccellenza, mai banali e perfettamente in equilibrio con la filosofia del locale: qualità e ricercatezza.
Il Margutta veggy food & art mette anche a disposizione dei clienti una grande varietà di formule di catering per soddisfare tutte le esigenze: finger food, coffee break, light lunch personalizzati, cene placée, ogni proposta declinabile nelle varianti vegetariana, vegana e raw.
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Questo locale è anche uno spazio espositivo attivo nel campo dell’arte contemporanea: si susseguono infatti mostre di artisti quotati e giovani emergenti, eventi teatrali, presentazioni di libri, incontri e dibattiti, con un’attenzione particolare alle nuove tendenze, alla moda e al design.
Infine Il Margutta sostiene importanti campagne di solidarietà a tutela degli animali e delle categorie più indifese, contribuendo nello sviluppo di un mondo più giusto ed equo.
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L'arredo è curato in ogni dettaglio, caldo, luminoso e molto green con la presenza di tante piante. Per me, che nella mia professione sono molto attenta alla progettazione dei bagni, è stata una piacevole sorpresa constatare che anche la toilette è coerente con il design del locale: piante pendenti, eleganza minimal, ordine e pulizia.
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Il Margutta veggy food & art si trova in via Margutta 118 a Roma. Se ci andrete, fatemelo sapere nei commenti, ma non ho dubbi che vi troverete benissimo.
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