Klimt e il Palazzo della Secessione Viennese

La Secessione Viennese è una corrente artistica che si inserisce nel contesto delle avanguardie di fine XIX secolo ed inizio XX.

Secessione è la definizione che l'Art Nouveau assunse in Austria, mentre in Francia venne denominata Stile di Nancy o Art Déco, Jugendstil in Germania, Liberty o Stile Floreale in Italia, Modernismo in Spagna e Modern Style in Gran Bretagna.

Il termine Secessione deriva dalla storia romana, riferito alla Secessio plebis, ribellione dei plebei contro i patrizi per ottenere la parità dei diritti.

Artisti secessione Vienna
Palazzo della Secessione Viennese

Nascita della Secessione Viennese
L'ufficializzazione di questo movimento avvenne nel 1896 quando sulla scia di un analogo tumulto tedesco Gustav Klimt, con altri 18 artisti, dichiarò la scissione dalla Wiener Künstlerhaus, la Casa degli Artisti di Vienna, per dare vita ad un gruppo autonomo dotato di una propria indipendenza intellettuale e di una propria sede, il Palazzo della Secessione Viennese.
Oltre a Klimt i principali fautori di questo movimento furono Koloman Moser che svolse gran parte della sua raffinata attività nel campo delle arti applicate, Carl Moll, Joseph Maria Olbrich, Max Kurzweil, Josef Auchentaller e Josef Hoffmann.
Sebbene l'architetto Otto Wagner sia ampiamente riconosciuto come figura determinante per la nascita della Secessione Viennese perchè di fatto ne fu un precursore, non ne fu però un membro fondatore ma entrò a farne parte nel 1899.
Anche il giovanissimo Egon Schiele fu attratto dai principi ispiratori della Secessione Viennese soprattutto dopo il suo incontro con Klimt nel 1907 con il quale condivise l'interesse per la raffigurazione del corpo nudo e della sessualità.

Principi della Secessione Viennese
Gli artisti della Secessione contrappongono ai paradigmi accademici una nuova concezione artistica, esplorando le possibilità espressive oltre i confini della tradizione.
Il principio fondamentale, ispirato alle Arts and Crafts dell'inglese William Morris, è quello di opera d'arte totale vista in un'ottica multidisciplinare che, oltre alla progettazione di edifici, comprenda il disegno di mobili, complementi d'arredo, gioielli, dettagli. 
Pittori, scultori, architetti, decoratori, artigiani collaborano nella realizzazione di progetti in cui architettura, arti figurative e arti decorative concorrono all'abbattimento delle barriere che separano i diversi campi dell'arte.
Gli artisti stessi, pur formandosi in un particolare ambito, tendono a sperimentare mezzi espressivi diversi e ad applicarli anche in campi diversi.
La pittura rifiuta contenuti celebrativi, religiosi o storici per ricercare invece tematiche legate al senso del destino, all'evocazione onirica della realtà e di simboli arcani, al mistero della vita umana ed al rapporto amore e morte attraverso un linguaggio ricco di allegorie e metafore, allusioni ed influenze psicoanalitiche.
Oro, opulenza, sensualità, motivi floreali e geometrie essenziali, stilizzazione delle figure, bidimensionalità caratterizzano i quadri con evidenti influenze sia giapponesi sia bizantine.

Rivista Ver Sacrum
La rivista ufficiale della Secessione fu Ver Sacrum che significa primavera sacra, un'evocazione dell'antica tradizione per cui i nati nella primavera sacra agli dei erano destinati a lasciare Roma per fondare una nuova colonia.
Il formato di Ver Sacrum rispetta gli stilemi del gruppo: fascicolo quadrato curato in ogni dettaglio, dal carattere all'impaginazione, dal testo alle decorazioni, per ottenere un prodotto finale eccellente per qualità estetica, eleganza ed armonia dell'insieme.

Fregio di Beethoven Klimt
Palazzo della Secessione Viennese

Palazzo della Secessione
Architettura-manifesto del nuovo linguaggio espressivo, l'edificio rappresenta la sintesi dei principi stilistici enunciati dai teorici della Secessione Viennese.
Venne costruito tra il 1897 ed il 1898 su progetto del giovane architetto Joseph Maria Olbrich, allievo di Otto Wagner, grazie ai fondi elargiti dal magnate dell'industria metallurgica e siderurgica Karl Wittgenstein, noto anche per l'intensa attività di mecenatismo a favore degli artisti viennesi della sua epoca.
Fu realizzato come spazio espositivo ufficiale nel quale allestire mostre periodiche del Movimento.
L'idea di Olbrich deriva probabilmente da un disegno di Klimt che prevedeva una costruzione cubica sormontata da un frontone simile a quello di un tempio. Olbrich elaborò il progetto partendo da una pianta sostanzialmente quadrata sulla quale si sviluppa il semplice volume. L'ingresso, arretrato rispetto al resto della facciata, è decorato da maschere di Gorgoni e da un fregio floreale color oro che si espande in parte anche sui due blocchi del prospetto. E' sormontato da un'architrave sulla quale splende la scritta oro Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit, ad ogni tempo la sua arte, ad ogni arte il suo tempo.
Un'altra iscrizione è presente sulla parete a sinistra dell'ingresso: Ver Sacrum, cioè il nome della rivista ufficiale.
Nella parte superiore della facciata, quattro pilastri angolari delimitano la cupola traforata, formata da 2500 foglie di alloro dorato che simboleggiano la consacrazione ad Apollo, dio delle Arti. La lucentezza della cupola contrasta con le pareti semplicemente intonacate di bianco. 
Oltre alla evidente valenza decorativa questo elemento permette anche un'illuminazione naturale dall'alto sugli spazi espositivi interni.

Klimt Secessione Vienna
Palazzo della Secessione Viennese, dettaglio

L'interno è giocato anch'esso sul rigore e sulle esigenze pratiche, in una concezione distributiva degli spazi molto moderna: è suddiviso in un ingresso ed una zona espositiva formata a sua volta da tre sale rettangolari raccolte intorno ad una grande aula centrale quadrata. 
Tutti gli ambienti sono illuminati in modo naturale da grandi lucernari.

Decorazioni liberty
Palazzo della Secessione Viennese, dettaglio

Mostra dedicata a Beethoven
Dal 15 aprile al 27 giugno 1902, gli artisti della Secessione decisero di omaggiare il compositore Ludwig van Beethoven, in occasione del settantacinquesimo anniversario della sua morte, con una mostra organizzata all'interno del nuovo Palazzo.
Josef Hoffmann, curatore dell'evento, modulò gli spazi intorno a tre punti focali: 

  • l'esecuzione da parte di Gustav Mahler del quarto movimento della Nona Sinfonia di Beethoven 
  • la statua del musicista scolpita da Max Klinger con l'Alba dipinta da Adolf Michael Böhm ed il tramonto di Alfred Roller 
  • il Fregio di Gustav Klimt dedicato alle parole di Schiller cantate nel coro conclusivo della Nona Sinfonia.

Inno alla gioia Beethoven Klimt
Gustav Klimt, Fregio di Beethoven

Gustav Klimt, Fregio di Beethoven
Al sommo compositore Klimt dedica un intero Fregio ricco di rimandi simbolici alla vita, all'eros e thànatos, temi ampiamenti dibattuti negli stessi anni dalla psicoanalisi freudiana.
Il Fregio di Beethoven è una grande opera murale che in origine occupava tre lati di una delle sale al piano terra del padiglione.
Il capolavoro di Klimt, dipinto su pannelli in canniccio con inserimento di pietre dure e madreperla, non sarebbe dovuto rimanere esposto in modo permanente: nel 1903 il collezionista Carl Reininghaus acquistò il fregio che venne diviso in più parti ed in seguito rivenduto all'industriale August Lederer nel 1915. Nel 1938 i nazisti confiscarono l'opera alla famiglia Lederer la quale se ne riappropriò solo al termine del secondo conflitto mondiale. Nel 1973 fu infine acquistato dalla Repubblica d'Austria, restaurato ed esposto dal 1986 in un locale al piano interrato del Palazzo della Secessione.

Analisi dell'opera
Considerato da molti contemporanei a Klimt indecente ed osceno soprattutto per la rappresentazione poco convenzionale di figure nude, è oggi ritenuto uno dei massimi capolavori del pittore austriaco.
Allegoria della Nona Sinfonia, può essere suddiviso in tre parti, ognuna delle quali racconta il percorso che il Cavaliere deve compiere per raggiungere la donna, metafora della sofferta ricerca della felicità da parte del genere umano.
Oltre alla valenza estetica e pittorica, la rappresentazione dei lati più oscuri dell'esistenza avrà un'influenza fondamentale sui movimenti artistici del Novecento, primo fra tutti l'Espressionismo.

  • Anelito alla felicità: un sottile ricamo di figure femminili distese, appena delineate e protese verso l'infinito, conduce lo sguardo dello spettatore verso un gruppo isolato, l'umanità sofferente, che supplica il Cavaliere dall'armatura dorata, personificazione dell'Artista, alle spalle del quale vi è la rappresentazione di due allegorie: la compassione e l’ambizione.
  • Forze Ostili: riconducibili alla mitologia greca, sono dominate da Tifeo, un'orrenda scimmia con coda di serpenti e ali, affiancata alla sua destra dalle Gorgoni, simboli di Malattia, Follia e Morte ed alla sua sinistra dalle Forze Ostili, Lussuria, Immoralità e Intemperanza. Una gracile figura femminile quasi diafana è metafora del Dolore e delle Paure che divorano l'uomo.
  • Inno alla gioia: le Arti sollevate verso l'alto da un'energia dorata introducono nel regno ideale dove si possono sperimentare gioia, felicità e amore. Sentimenti che scaturiscono anche dal coro degli angeli del Paradiso, Empireo della bellezza ideale. Infine il Cavaliere, arreso al potere dell'Eros, abbraccia disarmato la donna, personificazione della Poesia, sotto i medaglioni cosmici del Sole e della Luna.
L'immagine della coppia immersa in un'energia dorata prelude al famoso bacio del 1907.

Gustav Klimt Fregio di Beethoven
Dettaglio a mosaico

Curiosità: lo sapevate che il Palazzo della Secessione è riprodotto sulla moneta austriaca da 50 centesimi?

Orari di apertura
Il palazzo della Secessione è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18. 

Dove dormire a Vienna
Dopo tanta bellezza, posso consigliarvi un albergo di design, progettato dall'archistar Jean NouvelSofitel Vienna Stephansdom
Le linee, al contrario di quelle disegnate da Klimt, sono pure e rette, luce e vetro gli elementi fondamentali, come tutte le opere dell'architetto francese. In questa essenzialità formale si inseriscono però soffitti coloratissimi, con grandi pesci fluttuanti, specchi riflettenti ed elegantissime camere di design. 

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