Auvers sur Oise, gli ultimi colori di Vincent van Gogh

"Auvers è di una bellezza severa e la campagna è caratteristica e pittoresca". Così scriveva Vincent in una lettera al fratello Theo descrivendo le sue impressioni di Auvers sur Oise, un piccolo borgo a trenta chilometri da Parigi, dove van Gogh visse i suoi ultimi settanta giorni di vita, dipingendo circa 100 opere.

Dove visse Van Gogh
Campo di grano con corvi

Amo la pittura di van Gogh con l'esplosione di colori che porta con sè, ma amo anche la sua persona, la sua storia travagliata, il dolore, la solitudine, l'attenzione per gli altri, i sogni e l'intensità di una vita troppo breve. 
Per questo, durante il mio ultimo viaggio in Francia, sono stata ad Auvers sur Oise, per ripercorrere le tappe dei suoi ultimi capolavori. 
Il villaggio è disseminato di pannelli informativi che permettono di orientarsi nei luoghi soggetti dei suoi quadri, tutti raggiungibili a piedi. Passeggiando si trovano anche cartelli con riproduzioni di scorci ed edifici dipinti da van Gogh. 
Una grande emozione, che è iniziata per me di fronte alla locanda Ravoux.

Locanda Ravoux
Locanda Ravoux

Vincent van Gogh arrivò ad Auvers-sur-Oise il 20 maggio 1890. Dopo aver trascorso un anno in una casa di cura a Saint Rémy de Provence, volle stabilirsi nel nord, più vicino a Parigi ed al fratello TheoCamille Pissarro gli suggerì di andare ad Auvers-sur-Oise dove viveva il dottor Gachet, che avrebbe potuto occuparsi della sua salute. 
Vincent decise di soggiornare al Ravoux perchè era la locanda più economica: affittò la stanza numero 5, una piccola mansarda di 7 mq, e fu ben accolto dal proprietario, Arthur Ravoux, dalla sua famiglia e dalla figlia maggiore, Adeline Ravoux, della quale dipinse alcuni ritratti. 
Fu proprio nella stanza numero 5 che il pittore morì il 29 luglio 1890, secondo le cronache dell'epoca per essersi sparato un colpo di pistola in pancia due giorni prima. 
Ma la tesi del suicidio di Vincent van Gogh venne messa in discussione già dal famoso storico dell'arte tedesco John Rewald che visitò Auvers negli anni '30 del secolo scorso e recentemente da una biografia intitolata Van Gogh: The Life, ad opera degli storici dell'arte Steven Naifeh e Gregory Smith. I due studiosi affermano che van Gogh sarebbe stato ucciso dal sedicenne René Secrétan, al quale sarebbe partito per errore un colpo da una pistola malfunzionante. Il pomeriggio del 27 luglio, in compagnia di suo fratello, il giovane avrebbe premuto per sbaglio il grilletto e colpito l'artista. Vincent non denunciò i ragazzi per evitare che fossero condannati. Alcuni indizi, come la traiettoria del proiettile, la posizione stessa del colpo in pancia, scelta piuttosto anomala per una persona intenzionata a suicidarsi, o il fatto che i ragazzi fossero spesso ubriachi, confermerebbero questa ipotesi. 
Ma all'epoca non furono fatte indagini dettagliate ed il caso venne chiuso come suicidio. 
Al dottor Gachet che, non potendo estrargli il proiettile, si limitò a fasciarlo, dichiarò di aver tentato il suicidio e rifiutò di dare spiegazioni del suo gesto ai gendarmi. Con il fratello Thèo, accorso la mattina successiva, Vincent passò tutto il 28 luglio fumando la pipa e chiacchierando seduto sul letto. Sembra che le sue ultime parole fossero: "ora vorrei ritornare". Poi perse conoscenza e morì quella notte stessa, verso l'una e mezza del 29 luglio.

Adeline Ravoux in seguito ricordò: Vincent camminava piegato, tenendosi lo stomaco, esagerando ancora una volta la sua abitudine di tenere una spalla più alta dell'altra....attraversò il corridoio, prese le scale e salì in camera da letto. Sono stata testimone di questa scena. Vincent ha fatto una tale strana impressione su di noi che papà si alzò e andò alle scale per vedere se poteva sentire qualcosa. Pensava di poter sentire gemiti, salì rapidamente e trovò Vincent sul suo letto, sdraiato in posizione storta......gemendo rumorosamente. "Qual è il problema", disse papà, "sei malato?" Vincent quindi si alzò la camicia e gli mostrò una piccola ferita nella regione del cuore. Papà gridò: "Malheureux , cosa hai fatto?"
"Ho cercato di uccidermi", ha risposto Van Gogh.

In quanto suicida, il parroco di Auvers si rifiutò di benedire la salma ed il carro funebre fu fornito da un municipio vicino. 
Il 30 luglio la bara, rivestita da un drappo bianco e ricoperta di fiori gialli, fu calata in una fossa accanto al muro del piccolo cimitero di Auvers: assistevano Thèo,  il dottor Gachet e i pochi amici giunti da Parigi: Lucien Pissarro, figlio di Camille, Emile Bernard, Père Tanguy.
L'albergo è stato oggi dichiarato monumento nazionale, viene chiamato la Maison de van Gogh, e si può visitare la modesta stanza, che è stata restaurata mantenendo l'arredamento originale.

Proprio di fronte alla locanda, sorge il Municipio che van Gogh dipinse in una sua celebre opera.

Viaggi d'arte
Municipio di Auvers sur Oise

Seguendo le indicazioni, attraverso la mappa, la segnaletica o anche le formelle con la firma di van Gogh inserite nel manto stradale, si prosegue l'itinerario verso la chiesa di Notre Dame.

Cosa vedere in Francia
Inserti nella pavimentazione di Auvers sur Oise

"Ho un’immagine più grande della chiesa del villaggio con effetto in cui la costruzione sembra essere viola contro un cielo di semplice blu scuro, cobalto puro; le finestre sembrano come macchie di blu oltremare, il tetto è viola e parzialmente arancione. Sullo sfondo, alcune piante in fiore e sabbia con il riflesso rosa del sole.

Così scrisse alla sorella Wilhelmina il 5 giugno 1890.

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Chiesa di Notre Dame

Nel quadro di Vincent, l'abside della chiesa diventa quasi fluido, le linee morbide e sinuose ondeggiano, smaterializzandosi, ed il cielo blu scuro con nuvoloni neri mi è sembrato molto simile ai cieli che ho visto in quella giornata, cieli che mutano velocemente con larghi sprazzi di azzurro terso improvvisamente oscurati da nuvole fluttuanti.
La chiesa non è piccola come pensavo anzi, vista dalla scalinata d'ingresso, è molto imponente e l'interno maestoso.

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Segnaletiche ad Auvers

Non distanti dalla chiesa ci sono i suoi ultimi campi di grano. 
E tra i campi di grano un piccolo cimitero, dove sono sepolti Vincent e Theo.

Luoghi di artisti nel mondo
Panorama di un campo di grano ad Auvers

Sono sepolti qui anche altri artisti: Norbert Goeneutte, Eugène Mürer, Léonide Bourges, il pittore venezuelano Émile Boggio e vi è la lapide commemorativa di Otto Freundlich, di origini ebree, astrattista, amico di Picasso ed accusato dal regime di produrre arte degenerata. Fu deportato nel campo di concentramento di Majdanek dove probabilmente venne ucciso il giorno stesso del suo arrivo, il 9 marzo 1943.

Tombe celebri
Cimitero di Auvers sur Oise

Usciti dal cimitero, siamo tornati verso il centro del villaggio attraversando un campo che viene considerato lo scenario del suo ultimo dipinto: Campo di grano con corvi.

i quadri più famosi di Van Gogh
Campo di grano con corvi

Il  dottor Gachet, omeopata, socialista, libero pensatore, favorevole alla cremazione dei defunti, (opinione scandalosa all'epoca), era un personaggio molto noto a Auvers dove abitava in una villa che dominava il paese. Aveva conseguito la laurea in medicina generale, manifestando però  un particolare interesse per la psichiatria. Il fatto di aver a lungo esercitato la professione a Parigi, lo portò a conoscere molti artisti e la sua casa conservava parecchie tele impressioniste. Era anche disegnatore, pittore e  incisore dilettante: fu proprio nella sua casa che Cezanne, Pissarro e Guillaumin eseguirono alcune incisioni e fu su suo consiglio che van Gogh realizzò la sua unica acquaforte, rappresentante lo stesso dottor Gachet. I suoi interessi artistici e la sua natura fondamentalmente malinconica coinvolsero Vincent, che frequentò spesso la sua casa, ritraendo due volte la figlia Marguerite e il dottore stesso, in una delle opere più famose, conservata al Museo d'Orsay. 

"Lavoro al suo ritratto; la testa, con un berretto bianco, molto bionda, molto chiara; anche la carnagione delle mani molto bianca, un frac blu e uno sfondo blu cobalto; appoggiato a una tavola rossa, sopra la quale c'è un libro giallo e una pianta di digitale dai fiori purpurei ...Gachet è assolutamente fanatico di questo ritratto "

Casa del dottor Gachet
Casa del dottor Gachet

L'itinerario può continuare con la visita al Castello di Auvers sur Oise: un palazzo in stile francese circondato da curati giardini dove ci si immerge completamente nel mondo della pittura impressionista grazie ad un'esperienza multimediale che si chiama Vision Impressioniste, fatta di proiezioni e video mapping.
Al Castello si svolgono regolarmente anche  mostre temporanee ed eventi tra cui il famoso festival dei fiori "Irisiades".

Museo dell'assenzio: sono raccontati i segreti e gli aspetti leggendari di questo distillato che ispirò artisti e pittori. Al primo piano è stato ricostruito un tipico caffè letterario che ripropone l'atmosfera della Belle Époque.

Vincent van Gogh non è l'unico pittore che ha lasciato il segno in questo villaggio. Durante il XIX secolo un gran numero di artisti scelse Auvers come luogo d'ispirazione: Paul Cézanne, Charles-François Daubigny, Camille Pissarro, Jean Baptiste Camille Corot, Charles François Daubigny. A quest'ultimo è dedicato un museo con una vasta collezione di suoi dipinti. A pochi minuti a piedi dal centro, al 61 di Rue Daubigny, potrete visitare  la sua casa-laboratorio, aperta giovedì e venerdì: 10.00-12.00/14.00-18.30, sabato e domenica: 14.00-18.30.


Come arrivare ad Auvers sur Oise
Escursione organizzata: se non volete usare i mezzi, potrete partecipare a questa escursione organizzata da Parigi che vi condurrà a Casa di Monet a Giverny e ad Auvers: Escursione da Parigi
In treno: dal 30 marzo al 27 ottobre, ogni sabato, domenica e festivi, da Gare du Nord è attivo il “treno degli impressionisti”. Questo treno diretto della linea Transilien H parte da Parigi alle 9.38 (con arrivo alle 10.22) e ritorna alle 18.32 (con arrivo alle 19.05). 

Le altre soluzioni per raggiungere il paese di Van Gogh, prevedono la partenza da Gare Saint Lazare, con cambio a Pontoise.
In auto: se siete a Parigi, Auvers è raggiugibile in circa 30 minuti. 
Vi consiglio, al ritorno, una tappa a Cergy Pontoise.


Dove mangiare ad Auvers sur Oise
Le Relais des Peintres, 6 rue du General de Gaulle, offre menù francese con alcune opzioni vegetariane presentate splendidamente.


Dove dormire ad Auvers sur Oise
Vi suggerisco Hotel des Iris, una graziosa locanda in centro al villaggio.


Libri in vacanza ad Auvers sur Oise
Questa volta non vi consiglio un libro cartaceo, ma uno splendido DVD: Loving Vincent .

Lo trovate su Amazon a cui il mio blog è affiliato (per ogni acquisto riceverò una minima provvigione, un piccolo compenso per tutto il lavoro svolto .... e a voi non costerà nulla di più). 


Si tratta di un film d'animazione britannico polacco del 2017. E' il primo film dipinto interamente su tela, con il coinvolgimento di 125 artisti che hanno rielaborato oltre mille opere. Caffè di notte, Campo di grano con corvi, Notte stellate, la figlia del dottor Gachet, il postino Roulin si animano e diventano i protagonisti o gli scenari di un'affascinante vicenda che parte da Arles, passa da Parigi e poi raggiunge Auvers sur Oise. Armand Roulin infatti, il figlio del famoso postino di Arles, si mette in viaggio alla ricerca di Theo per consegnargli una lettera che il padre ha trovato dopo la morte di Vincent
Quando si trova ad Auvers sur Oise una serie di coincidenze lo portano ad indagare sulle cause della morte del pittore: Armand incontra la figlia del dottor Gachet, Adeline Ravoux, il barcaiolo sull'Oise, alloggia alla locanda dei Ravoux, entra nel giardino del dottor Gachet e compie un viaggio tra rivelazioni e colpi di scena in affascinanti esplosioni di colori ad Auvers sur Oise.

18 agosto 2020
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©UNA GOCCIA DI COLORE

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