Dieci cose da fare a Djerba

A sud della Tunisia, nel golfo di Gabes, si trova l'isola di Djerba, collegata alla terraferma da un ponte di origini romane. 

Su questa terra priva di rilievi collinari o montuosi, ricoperta da palme da dattero e ulivi, si sono nel tempo avvicendati Ebrei, Babilonesi, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi e Turchi.
L'articolato passato di Djerba l'ha resa oggi un luogo multietnico in cui convivono popoli e tradizioni differenti.
Ma la storia di Djerba affonda le sue radici anche nel mito: alcuni autori identificano infatti Djerba come l'isola dei Lotofagi cantata da Omero. Nell'Odissea si racconta che Ulisse ed i suoi compagni, dopo nove giorni di tempesta, sbarcarono su una terra felice dove vivevano i mangiatori di loto. Gli indigeni accolsero gli stranieri offrendo il dolce frutto, unico loro alimento che però aveva la caratteristica di condurre all'oblio. Ulisse dovette imbarcare i compagni a forza e prendere subito il largo per evitare che tutto l'equipaggio, cibandosi di loto, dimenticasse la terra d'origine e si fermasse in quell'isola.

Ma quali sono le cose più importanti che potrete fare durante una vacanza a Djerba?

Cosa fare a Djerba
La spiaggia di Djerba

1. Il mare
Con i suoi 125 chilometri di coste, un clima mite d'inverno e ventilato d'estate, le acque calde e le spiagge di sabbia bianca e fine con fondali che degradano dolcemente, Djerba è il luogo ideale per chi ama spiaggia e sole. 
In riva al mare troverete dromedari e cavalli con i cammellieri sempre pronti a proporvi un giro in groppa: se siete ambientalisti evitate, questi animali vengono parecchio sfruttati per i capricci dei turisti.
Alle spalle della spiaggia Seguia, con acque cristalline e sabbia bianchissima circondata da palme, c'è una bella laguna, tappa ideale per gli uccelli migratori.

Dieci cose da fare a Djerba
Ceramiche in vendita al mercato di Houmt Souk

2. Houmt Souk
Houmt-Souk è la città principale dell’isola e conta più di 20.000 abitanti. 
Caratterizzata da bianche moschee adornate da cupole, portali turchesi ed una medina molto animata, porta un nome che letteralmente significa Città-Mercato: la vita di questo villaggio infatti ruota intorno al Souk, dove potrete comprare spezie profumatissime, gioielli in filigrana, tessuti, oggetti in fibra di palma e coloratissime ceramiche.
A Houmt Souk potrete visitare anche il Museo del patrimonio tradizionale di Djerba, un percorso organizzato attraverso varie aree tematiche che riguardano il folklore, le tradizioni e l'economia dell'isola. Si trova in Avenue Habib-Thameur, 4180, l'ingresso costa 7 dinari e l'orario di apertura per il 2022 è dalle 9,30 alle 16,30 nella stagione invernale e dalle 9,30 alle 19,30 in quella estiva. E' chiuso il venerdì. 
Non dimenticate una visita al Borj El Kebir, noto anche come Borj El Ghazi Mustapha, un'antica fortezza che offre una splendida vista sia sul mare sia sulla città.

3. Midoun
Anche a Midoun si tiene un caratteristico mercato il venerdì mattina, meno conosciuto rispetto a quello di Houmt Souk ma altrettanto ricco di profumi e colori.

4. Museo Lalla Hadria
Il Museo Lalla Hadria, all'interno del Djerba explore park, offre un ricco panorama dell’arte della Tunisia e del mondo islamico attraverso una collezione costituita da più di mille pezzi che raccontano tredici secoli di storia. 
E' aperto dai primi di giugno alla fine di settembre dalle ore 9 alle 20.00, da inizio ottobre alla fine maggio dalle ore 9.00 alle 18.00. Si trova nella zona turistica di Midoun e potrete acquistare i biglietti online a questo link Djerba explore park

Posti più colorati del mondo
Djerbahood

5. Djerbahood
A Erriadh, conosciuta anche col nome di Hara Sghira, tra le case bianche con porte e finestre azzurre tipiche dell'architettura tunisina, esuberanti bouganville e gatti spelacchiati in cerca di cibo, risaltano splendidi e coloratissimi murales dipinti da artisti locali ed internazionali. 
Siete a Djerbahood, un villaggio interamente dedicato alla street art.
Nato nel giugno 2014, il progetto Djerbahood deve il suo nome al termine inglese "Hood", generalmente usato per indicare un quartiere. 
Lettere giganti che compongono la scritta THE HOOD, installata da Rodolphe Cintorino all'ingresso del villaggio, accolgono il visitatore preannunciando il museo a cielo aperto in cui le opere d'arte e l'ambiente che le contiene si sublimano reciprocamente in un trionfo di contemporaneità e tradizione.

Se volete maggiori informazioni vi consiglio di leggere il mio articolo Djerbahood.

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Sinagoga La Ghriba Djerba

6. Sinagoga La Ghriba
La Sinagoga El Ghriba sorge nel villaggio di Hara Sghira e costituisce il luogo di culto ebraico più antico della Tunisia, meta di pellegrinaggi e centro della vita religiosa della storica comunità dell'isola di Djerba.
Furono proprio i mercanti ebrei a rendere il capoluogo Houmt Souk il florido centro commerciale che tutt'oggi continua ad essere, con la sua medina dove i maestri orafi ebrei si tramandano i segreti dell'arte della filigrana.
Mosaici turchesi ed alte colonne all’interno di un edificio bianco con le finestre azzurre caratterizzano l’antica Sinagoga, che è stata rinnovata e ricostruita nel XIX secolo e recentemente candidata nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. 
L'interno è composto da due sale: quella più grande è decorata con piastrelle in maiolica colorata che creano un armonioso effetto cromatico insieme alle colonne azzurre. Inizialmente era illuminata da dodici finestre che rappresentavano le dodici tribù di Israele, ma durante i lavori di ristrutturazione ne vennero aggiunte altre. 
La sala della preghiera, più piccola, è preceduta dal Tevah, cioè dalla tribuna da cui si legge la Torah, e dall'Armadio sacro contenente la stessa Torah. E' caratterizzata da una splendida bicromia bianco-blu. Per accedervi dovrete togliervi le scarpe, coprire il capo ed avvolgervi il corpo in un lungo pareo.
Il cortile interno, circondato da logge, accoglie i pellegrini che possono trovare ospitalità negli edifici adiacenti, di cui i più antichi furono costruiti alla fine del XIX secolo, mentre i più recenti risalgono ai primi anni '50.
Per maggiori informazioni potete leggere il mio articolo:
Sinagoga La Ghriba Djerba

7. Guellala
Guellala sorge sulla costa meridionale dell'isola ed è famosa per la maestria dei suoi ceramisti che si perde in epoche remote: il nome stesso del villaggio Iqellalen significa vasai. Guellala si trova al centro di una zona ricca di argilla utilizzata per le terrecotte locali che hanno da sempre avuto la principale funzione di contenere i prodotti agricoli, in particolar modo l'olio di oliva e i datteri.
Da qualche anno il villaggio ospita anche un notevole museo etnografico che illustra le tradizioni popolari di Djerba e di tutta la Tunisia.

I villaggi dell'isola possono essere raggiunti semplicemente con un taxi: la prassi a Djerba è infatti quella di posizionarsi lungo la strada e fermare uno dei tanti taxi in circolazione.
Se preferite una visita con guida, allora potete prenotare on line un Tour di Djerba, molto comodo perchè sarete prelevati dal vostro alloggio e toccherete i luoghi più importanti di Djerba.

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Matmata casa ipogea

8. Matmata e i villaggi berberi
Matmata è un villaggio di origine berbera nel sud della Tunisia, alle porte del Sahara.
La vicinanza del deserto si vede e si sente: il terreno è arido e la distesa color ocra è interrotta solo da qualche palma. Montagne, pianure pietrose, altipiani creano scenografici paesaggi in tutto il territorio circostante. 
Matmata sorge a 600 metri di altitudine e conta circa 2000 abitanti. La singolare morfologia del territorio ha permesso agli indigeni di scavare nella roccia le loro le case costituite da un ampio cortile a cielo aperto, simile ad un cratere profondo circa 7 metri, dal quale si accede attraverso una galleria a lato della collina. Sulla corte, nella quale si raccoglie anche la sporadica acqua piovana, si aprono i vari ambienti scavati come cunicoli sui fianchi del cratere.
Potete trovare maggiori informazioni nel mio articolo Il villaggio berbero di Matmata set di Star Wars.
Per raggiungere Matmata è sufficiente prenotare una delle tante escursioni organizzate da Djerba a Matmata facendo tappa anche all'oasi di Ksar Ghilane dove potrete fare il bagno in una calda sorgente termale.

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Ksar Hallouf

9. Gli Ksour di Medenine e Tataouine
Il termine ksar, Ksour al plurale, indica un tipico villaggio fortificato berbero, altamente diffuso nel sud della Tunisia. Lo Ksar Ã¨ una costruzione modulare basata su una cellula detta ghorfa che in arabo significa camera. 
La ghorfa serviva come magazzino per le derrate alimentari in previsione dei periodi di siccità. 
La Route des Ksour inizia a Medenine, incrocio di tutte le vie del Grande Erg Orientale.
Da questo punto è difficile percorrere più di dieci chilometri senza incontrare uno Ksar di interesse.  
Dal centro di Medenine con i suoi Ksour bazar potrete raggiungere in pochi minuti d'auto lo Ksar Ouled Abdallah di Metameur, dallo Ksar Hallouf in prossimità di Beni khedache arriverete allo Ksar Ouled Soltane dopo Tataouine, dove il Grande sud tunisino alterna i granai berberi e gli antichi villaggi fortificati come quello di Chenini a paesaggi selvaggi avvolti in un'atmosfera senza tempo in cui è facile percepire l'anima berbera del deserto. 
Per maggiori informazioni consultate il mio articolo Da Medenine a Tataouine.
Se volete inoltrarvi nel grande Erg vi consiglio di partecipare ad un tour guidato di una giornata Tatatouine e Chenini con partenza da Djerba.

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Deserto del Sahara

10. Il deserto del Sahara
Affascinante ed emozionante l'escursione nel Sahara è un'esperienza da non perdere se vi trovate in vacanze a Djerba
Per raggiungere Douz, grande oasi alle porte del Sahara, potrete partecipare ad un'escursione di due giorni e provare tutto il fascino di dormire in una tenda nel deserto: Circuito di due giorni Ksar Ghillane e Douz

Dove dormire a Djerba
Se cercate una formula all inclusive vi consiglio il Djerba golf resort&spa, una struttura con piscina e centro benessere affacciata su una delle spiagge più belle nella zona turistica di Djerba. 

Se invece preferite una location tipica, allora vi consiglio Dar Bibine o Dar Lily nel cuore di Erriadh.


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