Sinagoga La Ghriba a Djerba

La Sinagoga La Ghriba sorge nel villaggio di Hara Sghira e costituisce il luogo di culto ebraico più antico della Tunisia, meta di pellegrinaggi e centro della vita religiosa della storica comunità dell'isola di Djerba

Furono proprio i mercanti ebrei a rendere il capoluogo Houmt Souk il florido centro commerciale che tutt'oggi continua ad essere, con la sua medina dove i maestri orafi ebrei si tramandano i segreti dell'arte della filigrana.
Fino al 1967 gli Ebrei dell'isola erano circa 110 mila, ma anche dopo le migrazioni verso Francia e Israele a Djerba vivono ancora almeno 1500 Ebrei, raccolti in particolare nel villaggio di Hara Seghira, nei pressi della loro Sinagoga bianca e azzurra, forse la più antica del mondo.

Cosa vedere a Djerba
Sinagoga La Ghriba

La Ghriba tra storia e leggende
Molte leggende si intrecciano intorno all'edificazione della Ghriba. La costruzione dell'edificio viene ricondotta alla fuga dei sacerdoti in seguito alla distruzione del Tempio di Salomone sotto il regno di Nabucodonosor II nell'anno 587 a.C., oppure all'imperatore Tito che rase al suolo il secondo Tempio nel 70 d.C. per soffocare la rivolta degli Ebrei contro Roma. Una porta ed una pietra del Tempio di Gerusalemme furono portati da un gruppo di Ebrei in fuga e vennero inglobati nella costruzione della Ghriba
L'abbigliamento attuale della locale comunità ebraica, che prevede una fascia nera intorno alla vita, vuole simbolicamente ricordare la distruzione del Tempio.

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Sinagoga La Ghriba

Un'altra leggenda racconta che la Sinagoga fu costruita nel luogo in cui viveva una ragazza solitaria, Ghriba, cioè isolata, strana. La donna arrivò a Djerba oltre duemila anni fa, viveva in una capanna e guariva le persone con il tocco delle sue mani. Un giorno la sua capanna prese fuoco e lei morì: il suo corpo però rimase intatto nonostante l’incendio. Gli Ebrei di Djerba decisero allora di costruire proprio in quel punto la loro Sinagoga, dedicandola alla donna.

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Sinagoga La Ghriba

Pellegrinaggi alla Ghriba
Tra mito e realtà, la Sinagoga della Ghriba si è imposta come un luogo santo per gli Ebrei che qui si riuniscono ogni anno per onorare il loro testo sacro, una delle più antiche Torah del mondo scritta su pelle di gazzella e conservata con i suoi preziosi cilindri d'argento. 
Il pellegrinaggio avviene per celebrare la festività di Lag Ba' Omer, che segue di 34 giorni l’inizio della Pasqua ebraica e che porta migliaia di fedeli, la maggior parte dei quali in arrivo da Israele, a pregare alla Ghriba. In questa occasione si ricorda anche l'anniversario di morte del famoso rabbino Shimon bar Yohai. Operatore di miracoli, il rabbino Shimon avrebbe addirittura esorcizzato la figlia dell'imperatore posseduta dal demonio. Si occupò principalmente degli aspetti della Legge ebraica ed a lui viene attribuito lo Zohar, il principale testo della Cabbalah.
Un attentato rivendicato da Al Qaeda nel 2002 causò la morte di venti persone all’entrata del tempio. Da allora la Sinagoga è protetta da blocchi di cemento e da soldati e per accedervi bisogna prima passare i controlli con metal detector.

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Sinagoga La Ghriba

Architettura della Ghriba
Mosaici turchesi ed alte colonne all’interno di un edificio bianco con le finestre azzurre caratterizzano l’antica Sinagoga, che è stata rinnovata e ricostruita nel XIX secolo e recentemente candidata nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. 
L'interno è composto da due sale: quella più grande è decorata con piastrelle in maiolica colorata che creano un armonioso effetto cromatico insieme alle colonne azzurre. Inizialmente era illuminata da dodici finestre che rappresentavano le dodici tribù di Israele, ma durante i lavori di ristrutturazione ne vennero aggiunte altre. 
La sala della preghiera, più piccola, è preceduta dal Tevah, cioè dalla tribuna da cui si legge la Torah, e dall'Armadio sacro contenente la stessa Torah. E' caratterizzata da una splendida bicromia bianco-blu. Per accedervi dovrete togliervi le scarpe, coprire il capo ed avvolgervi il corpo in un lungo pareo.
Il cortile interno, circondato da logge, accoglie i pellegrini che possono trovare ospitalità negli edifici adiacenti, di cui i più antichi furono costruiti alla fine del XIX secolo, mentre i più recenti risalgono ai primi anni '50.

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Sinagoga La Ghriba

La tradizione delle uova sode alla Ghriba
Durante la festa di Lag Ba' Omer le donne possono compiere un rito propiziatorio della fertilità, perchè La Ghibra è anche un luogo di miracoli contro la sterilità. Le ragazze scrivono un desiderio ed il proprio nome su un uovo, accendendo intorno piccole candele. Lentamente il calore delle candele rende le uova sode e pronte per essere mangiate, affidando al rituale i propri desideri di pace, guarigione e fertilità.
Per le vie di Hara Sghira viene trasportato un candelabro a 7 braccia, mentre i fedeli pregano cantando e ballando. Bambini e ragazzi cercano piccoli pezzi di legno per poter accendere, alla sera, un grande falò sul quale cuocere patate e cipolle da condividere tra tutti i partecipanti.

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Sinagoga La Ghriba

Come raggiungere la Sinagoga La Ghriba
Dal vostro albergo potete raggiungere la Sinagoga in taxi semplicemente fermando uno dei tanti che in ogni momento passano sulle strade di Djerba, oppure prenotare un Tour guidato di mezza giornata che, oltre alla Sinagoga, vi condurrà nei luoghi più importanti da vedere sull'isola.

Dove dormire a Djerba
Io ho alloggiato al Djerba golf resort&spa, una struttura con piscina e centro benessere affacciata su una delle spiagge più belle di Djerba.

Se al resort preferite invece una location tipica, allora vi consiglio Dar Bibine a Djerbahood.

9 ottobre 2022

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