Visitare Roccalbegna, borgo d'arte in Maremma

Se state visitando la Toscana in provincia di Grosseto, vi consiglio una tappa nel borgo di Roccalbegna. E' un consiglio che nasce dalla bellezza naturalistica del luogo, dal fascino delle vie lastricate, delle architetture, delle preziose opere d'arte e, non per ultimo, dalla gentilezza e disponibilità dei suoi abitanti.

Sono un architetto e sono una blogger: mi piace, durante i miei viaggi, raccogliere informazioni dalle persone che incontro per strada e qui, a Roccalbegna, sono stata proprio fortunata perché il signor Luciano mi ha aperto davvero lo sguardo su un mondo di bellezza, arte e storia. 

I borghi più belli della Toscana
Pieve dei Santi Pietro e Paolo e Municipio

Il borgo medievale di Roccalbegna sorge sulle rive del fiume Albegna a 522 metri di altitudine. Da sempre ha rappresentato una posizione strategica fondamentale per il controllo della zona del Monte Amiata perchè la strada in questo punto si restringe.
Durante il Medioevo fu un possedimento degli Aldobrandeschi, ai quali si deve, nella seconda metà del 1200, la costruzione della Rocca, che sorge sul cosiddetto Sasso o Pietra: un caratteristico sperone di roccia che si erge al di sopra dell’abitato.
La Pietra si raggiunge per una ripida strada e poi percorrendo strette gradinate abbarbicate alla rupe. La fortificazione che sovrasta il borgo era un fortilizio minore, usato essenzialmente come punto di vedetta; oggi consente di ammirare uno splendido panorama su tutta la valle dell’Albegna. Il detto popolare "Se il sasso scrocca addio alla Rocca" descrive l'intenso legame  degli abitanti nei confronti del Sasso.
L’altra fortezza, collegata alla prima da una cinta costruita dai senesi, è il Cassero Senese che sorge dalla parte opposta dell’abitato rispetto alla Rocca.

Cosa vedere a Roccalbegna
La Rocca

Dagli Aldobrandeschi, Roccalbegna passò in seguito alla Repubblica di Siena, poi assunse la funzione di roccaforte del Monte Amiata della famiglia Medici, quindi della contea di Santa Fiora. Nel Settecento  diventò un libero comune del Granducato di Toscana.

Cosa vedere in Toscana
Torre civica dell'orologio

Roccalbegna è oggi un suggestivo luogo d'arte che, oltre ai resti della Rocca e del Cassero senese, conserva alcune parti delle altre strutture difensive: le mura del XIII-XIV secolo, una delle porte di accesso al borgo, la porta di Maremma, e due delle torri.
Ma è anche uno scrigno di importanti capolavori, in particolare una pala d'altare di Ambrogio Lorenzetti.

Capolavori della pittura senese
Trittico di Ambrogio Lorenzetti

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e Ambrogio Lorenzetti
Sulla piazza principale, dove si affacciano anche il Palazzo comunale e la Torre Civica dell'orologio, sorge la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Il terreno della zona, piuttosto instabile, provoca a volte piccole frane e smottamenti: ne è testimonianza la chiesa stessa, in cui l'architrave del portale si è inclinato proprio in seguito ad uno di questi cedimenti. La pieve costituisce un importante esempio architettonico del territorio amiatino: fu costruita presumibilmente nel 1296 e intorno al 1380 la Repubblica di Siena vi fece eseguire alcuni lavori di restauro dal pittore Andrea Vanni. Ulteriori trasformazioni alla struttura originaria furono apportate nel 1765 con l'aggiunta di elementi tardo barocchi ai quali seguirono una nuova consacrazione e l'elevazione al titolo di arcipretura. 
La facciata è in pietra calcarea locale con portale strombato arricchito dai tipici motivi ornamentali della tradizione artistica senese come le colonnine tortili, le ghiere, i capitelli fogliati, i dentelli e le rosette. Nella lunetta sono ancora visibili i resti di un affresco tardo cinquecentesco raffigurante i santi titolari. Nella parte alta si apre un rosone racchiuso da una raffinata cornice. All'interno potrete ammirare affreschi e quadri di grande pregio, in particolare il trittico di Ambrogio Lorenzetti che rappresenta la Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro e Paolo, dipinto intorno al 1340 e purtroppo giunto a noi incompleto nello scomparto centrale. Gli studi recenti hanno ricostruito il momento storico in cui fu affidato l'incarico per l’esecuzione del polittico: Roccalbegna entrò infatti a far parte della Repubblica di Siena negli anni Novanta del Duecento e, a partire da quel periodo, i senesi valorizzarono il borgo ristrutturando edifici esistenti e costruendone nuovi. Stando a quanto ci tramandano i documenti, il Governo dei Nove incaricò il più grande pittore dell'epoca per realizzare il polittico della chiesa, con l'obiettivo di permeare di cultura senese i territori conquistati. Al centro dell'opera la Madonna col Bambino siede su un ricco trono, scorciato dal basso per assecondare il punto di vista dei fedeli, inquadrato ai lati da due bifore gotiche e chiuso dietro da uno schienale rivestito da un prezioso tessuto decorato a motivi geometrici. I dettagli sono molto raffinati: notate il paramento liturgico di San Pietro con l'elegante pastorale, la spilla che ferma il manto di Maria, le finissime punzonature che decorano le aureole. Le tavole erano probabilmente parte di un monumentale polittico e sono considerate tra i capolavori della maturità di Lorenzetti

Museo d'arte a Roccalbegna
Croce di Luca de Tommè

Oratorio del Crocifisso
A pochi passi dalla chiesa sorge l'Oratorio del Crocifisso che, come riporta un'iscrizione all'interno, venne edificato sui resti dell'antica pieve di San Giovanni nel 1388. L'edificio è a pianta rettangolare con una sola navata coperta da capriate e torre campanaria staccata di fronte alla facciata principale. All'interno è ospitato il Museo di Roccalbegna che documenta il patrimonio artistico del borgo. Francesco Nasini e Sebastiano Folli sono gli autori più rappresentati nella pinacoteca. Splendida è la croce di Luca di Tommè, realizzata dal maestro senese attorno al 1360.

Fortificazioni a Roccalbegna
Cassero Senese

Cassero Senese
Il Cassero Senese veniva utilizzato come punto di vedetta e costituiva il sistema difensivo del borgo insieme alla Rocca.
Probabilmente venne costruito agli inizi del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi. In seguito, a causa della perdita della sua importanza strategica, il Cassero, allora di proprietà dello stato senese, fu lasciato in abbandono. La struttura venne poi restaurata nel 1446 a scopi abitativi. Faceva parte del complesso anche un giardino all’italiana che sorgeva in corrispondenza dell'attuale prato. Dal Cassero potrete ammirare uno splendido panorama sul territorio circostante a 360°.

Blog di viaggi a colori
Roccalbegna

Escursioni da Roccalbegna
Poco a oriente di Roccalbegna, su uno sperone roccioso, sorge il Castello di Triana, passato nel 1388 dagli Aldobrandeschi ai Piccolomini di Siena, formato da due imponenti fabbricati e da un poderoso torrione. Il piccolo giardino interno rimanda al più celebre giardino urbano fatto costruire da Pio II a Pienza.
Oltre all'arte, Roccalbegna offre molte possibilità agli amanti della natura: passeggiate lungo la strada sterrata che costeggia l'Albegna dove è possibile osservare numerose specie di uccelli come il merlo acquaiolo ed il martin pescatore, escursioni al Monte Amiata, trekking nel bosco Rocconi. Qui troverete anche l'Oasi WWF che ospita rari rapaci come il biancone, il lodolaio, lo sparviero e il lanario.

Luisa Bernasconi a Roccalbegna
Roccalbegna

Alcune riflessioni
Avrete quindi capito che Roccalbegna ed il suo territorio offrono davvero molte possibilità. A questo punto è però per me inevitabile una considerazione: noi siamo stati a Roccalbegna soprattutto per vedere il trittico di Lorenzetti, ma in internet non abbiamo trovato gli orari di apertura della pieve. Giunti sul posto, nonostante la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo fosse chiusa, ci siamo subito resi conto di respirare un'atmosfera di altri tempi: tutti gli abitanti si conoscono ed il turista viene accolto con grande attenzione. Alcuni passanti si sono attivati per soddisfare le nostre intenzioni dicendoci di cercare il signor Luciano che ha le chiavi della chiesa ed abita di fronte. Mentre ricevevamo queste indicazioni, è comparso proprio il signor Luciano, che ci ha aperto la Pieve dei Santi Pietro e Paolo e l'Oratorio del Crocifisso accompagnandoci nella visita di entrambi e illustrandoci le opere d'arte con grande competenza storico-artistica e con dovizia di particolari. Ora mi chiedo: ma è possibile che l'apertura di un luogo così importante, che conserva uno dei capolavori del Maestro del Buon Governo, sia affidata alla volontà ed all'iniziativa individuale? Le opere d'arte non possono e non devono rimanere chiuse a chiave: invito quindi la Curia o gli organi preposti a prendere in considerazione la possibilità di aprire i due edifici al pubblico con orari prestabiliti e personale addetto in modo che il patrimonio artistico di Roccalbegna possa davvero essere fruibile da tutti. Ringrazio ovviamente il signor Luciano per l'accoglienza e la disponibilità dimostrate e rinnovo i miei complimenti per le sue competenze.

Borghi della provincia di Grosseto
Roccalbegna

Dove mangiare a Roccalbegna
Nel piccolo borgo potrete pranzare alla trattoria pizzeria La Grotta, in via di Monte Amiata 249, poco lontano dal centro storico, al di là del fiume Albegna.

Dove dormire a Roccalbegna
Noi abbiamo alloggiato in uno splendido casale immerso nella natura Podere Arco, a circa 15 chilometri da Roccalbegna.

Se volete approfondire vi rimando al mio articolo 

0 Commenti