Dieci cose da fare a Lampedusa

Lampedusa fa parte dell'arcipelago delle Pelagie, il territorio italiano più a sud in assoluto.

Lampedusa e Lampione appartengono alla placca africana dalla quale si sono staccate circa due milioni di anni fa, mentre Linosa è di origine vulcanica.
E proprio dall'Africa Lampedusa dista solo poco più di cento chilometri, mentre quasi il doppio la separano dalla Sicilia.

Ho visitato Lampedusa nel mese di aprile, quando il turismo estivo è ancora molto lontano, ed ho assaporato pienamente la bellezza della natura selvaggia ed incontaminata di questa sorprendente isola.
Considerate le dimensioni ridotte del territorio, che supera di poco i 20 chilometri quadrati, ho preferito scoprirne le spiagge praticando trekking, che mi ha consentito di respirare fino in fondo l'atmosfera straordinaria che caratterizza l'ultimo piccolo lembo di Italia dal sapore africano.
In alternativa però è presente un servizio navetta molto comodo ed economico (1,20 Euro a tratta) che dal centro abitato vi condurrà nelle due possibili direzioni verso Capo Grecale ad est, oppure verso Albero Sole ed il capolinea di Ponente ad Ovest.

Ecco quelle che secondo me sono le 10 cose da fare e vedere assolutamente durante una vacanza a Lampedusa:

Cosa vedere a Lampedusa
Lampedusa

1.Le spiagge
Il mare è di una bellezza straordinaria: grazie alla conformazione geologica delle sue rocce, Lampedusa presenta splendide cale di sabbia chiara bagnate da un mare cristallino dai colori caraibici che si alternano a coste ripide a strapiombo sull'acqua soprattutto nel litorale nord, caratterizzato da suggestive falesie e grotte. 
La spiaggia più famosa è sicuramente quella dei Conigli dove nidifica la tartaruga Caretta Caretta. 
Per approfondire il tema relativo alle spiagge dell'isola vi rimando al mio articolo Le spiagge più belle di Lampedusa.

Spiagge più belle del mondo
Baia dei Conigli a Lampedusa

2. Escursioni in barca
Alcuni tratti di costa possono essere raggiunti solo via mare, per cui se vorrete nuotare nelle acque della Baia della Tabaccara, famose in tutto il mondo per l'ombra che le barche proiettano sul fondale marino, vi consiglio di prenotare un'Escursione organizzata con pranzo a bordo, in partenza dal Porto Nuovo.
Dal Porto Vecchio invece potrete imbarcarvi per un'altra Gita giornaliera con attrezzatura da snorkeling compresa nel biglietto.

3. Via Roma
Via Roma è il corso principale dell'isola su cui si affacciano negozi, bar e ristoranti. E' il centro della movida anche grazie al fatto che da parecchi anni è pedonalizzato
All'incrocio tra Via Roma e Via Vittorio Emanuele si erge l'Obelisco Cassodoro, una stele in bronzo opera del famoso artista Arnaldo Pomodoro. E' un monumento ai caduti di tutte le guerre ed insieme un’opera in onore della capacità di vivere, un totem appoggiato su dei massi che celebra l'esperienza umana.
Nella parte opposta della strada si apre piazza Garibaldi su cui sorge la Chiesa madre, all'interno della quale è collocato il Crocifisso Milagro, opera dell'artista cubano Alexis Machado realizzata con i remi delle barche dei pescatori cubani. 
Sullo stesso piazzale troverete anche una croce formata da tasselli in ceramica policroma, il Mosaico dell'Umanità, creata dall'artista Roberto Joppolo.
A pochi passi dalla chiesa, in piazza Brignone, è installata una scultura di Andrea Cascella. Si tratta dell'Omaggio al pescatore per l'isola di Lampedusa, detta anche Fontana Cascella, e caratterizzata da volumi curvi e sinuosi in marmo bianco. Si trova appena dietro alla fermata della navetta.

Opere d'arte a Lampedusa
Via Roma a Lampedusa

Alcuni edifici di Via Roma presentano inoltre dettagli molto interessanti, come un'originale porta viola adornata con ceramiche marine o i molti murales che ricoprono intere facciate, come quello dipinto sulla parete esterna del Museo Archeologico, proprio al termine di Via Roma verso il mare.

Cosa fare a Lampedusa
Via Roma a Lampedusa

4. Museo delle Pelagie (Museo archeologico e Museo della fiducia e del dialogo)
La facciata dell'edificio che sorge nel luogo dell'antico castello, di cui non è rimasta traccia, si distingue per il grande murale opera di Rosk&Loste, i due artisti siciliani che uniscono la pittura figurativa alla street art, autori anche del famoso graffito dedicato a Falcone e Borsellino a Palermo. 
Una sirena, immersa nell'acqua insieme ad una tartaruga ed una stella marina, accoglie con il sorriso chi sta per raggiungere la costa. Lo stretto rapporto con il mare si interseca quindi con valori di accoglienza e interculturalità, di dialogo e tolleranza.
Al piano terra la visita al Museo archeologico si articola attraverso quattro sale: la prima è dedicata alla preistoria con i reperti del Neolitico, la seconda raccoglie testimonianze provenienti dall’industria di lavorazione del pesce di età romana, segue poi la sala dedicata all’abitato tardoantico ed alla catacomba paleocristiana di Cala Palma ed infine la statua di marmo della dea Fortuna e reperti romani rinvenuti nel mare concludono il percorso. 
Al piano superiore è presente invece un'area tematica inerente alle recenti immigrazioni africane verso l'isola ed a quelle del passato degli Italiani verso l'America, offrendo quindi numerosi spunti di riflessione.
Sempre in tema di solidarietà, a pochi passi dal museo, in Piazza Castello, troverete una scultura di Lucio Oliveri, Insieme, che rappresenta due mani, una di un adulto e l’altra di un bimbo, che si tengono fra loro.

Street art Lampedusa
Murale di Rosk&Loste a Lampedusa

5. Scala colorata
Questa scala storica, presente fin dagli inizi del 900, collega il centro abitato al Porto Vecchio. 
Probabilmente era l'unica connessione tra lo scalo commerciale, dove erano ubicate diverse industrie legate alla pesca, ed il lato sud del paese, come dimostrano alcune rare foto che immortalano gruppi di donne, con in mano gli strumenti per la lavorazione del pesce, mentre scendono queste scale.
Ultimamente, con un'opera di restyling, sono state valorizzate diventando un coloratissimo luogo instagrammabile di Lampedusa.

Posti colorati nel mondo
La Scala Colorata di Lampedusa


6. Memoriale Nuova Speranza
La notte del 3 ottobre 2013 un'imbarcazione con a bordo circa 600 persone si rovesciò al largo dell'Isola dei Conigli. 
Gli abitanti di Lampedusa misero in atto una straordinaria catena di solidarietà, cercando di salvare il maggior numero possibile di vite. Questi uomini giusti accolsero chi è nato dall'altra parte del mare oltre qualsiasi pregiudizio, oltre qualsiasi barriera, aiutando chi fuggiva da guerre e regimi ed offrendo loro una speranza. 
I cadaveri recuperati furono 366.
Nel 2019 fu inaugurato il Memoriale Nuova speranza, a cura dell'associazione Gariwo e Vito Fiorino, l'uomo che con il suo peschereccio quella notte riuscì a portare in salvo 47 persone.
L’interno del memoriale vuole ricordare lo scheletro di una barca, avvolto esternamente da una spirale che riporta i 366 nomi di chi è stato inghiottito dal mare, rappresentato da una chiazza azzurra alla base.
Vito Fiorino è stato a lungo tormentato dal pensiero delle vittime, uomini, donne, bambini, numerate da 1 a 366 e disperse nei vari cimiteri agrigentini senza un punto comune per essere ricordate. Così ha promesso ad alcuni superstiti che avrebbe creato un memoriale, realizzato con la collaborazione dell'architetto Gaia Rossi.
Intorno al memoriale alberi e panchine colorate ricordano ad ogni essere umano l'importanza di aprirsi a scelte di solidarietà, contro qualsiasi muro creato da discriminazioni, razzismi e nazionalismi.
Si trova nell'abitato di Lampedusa, in Piazza Piave.

Gariwo Lampedusa
Memoriale Nuova Speranza a Lampedusa

7. Tramonto al Belvedere di Punta Albero Sole
Il Belvedere di Punta Albero Sole è una zona rocciosa a strapiombo sul mare da cui è possibile godere di un tramonto mozzafiato. Si trova nella zona ovest dell'isola ed è il punto più alto di Lampedusa. Attenzione a non superare le barriere che delimitano l'area percorribile perchè le scogliere sono altissime ed è pericoloso sporgersi anche se la tentazione di ammirare le acque cristalline sottostanti è forte.
E' raggiungibile con un percorso di trekking oppure con la navetta dal centro paese.

8.Porta d'Europa
La porta è un elemento architettonico che mette in relazione due ambienti, unisce, permette una comunicazione. 
Nella simbologia della vita la porta è un passaggio, un cambiamento, una svolta verso la rinascita. 
A Lampedusa la Porta d'Europa è un monumento dedicato a tutti i migranti. Sorge sul lembo di terra più meridionale dell'isola, in riva al mare, ed è una creazione dell'artista Mimmo Palladino
Realizzata in ceramica refrattaria e ferro zincato, riflette i raggi del sole e quelli della luna, assumendo il significato simbolico di un faro guida dei naviganti provenienti dall'Africa. Per questo è stata collocata al di fuori del centro abitato e vicino all'acqua: una porta che diventa simbolo di accoglienza e speranza, ed un monumento alla memoria di coloro per i quali la speranza si è infranta nei flutti vorticosi del mare.

Opere d'arte a Lampedusa
Porta d'Europa a Lampedusa

9. Faro di Capo Grecale
Situato all'estrema punta orientale di Lampedusa a picco sul mare, è un punto strategico per ammirare l'alba ma offre una vista stupenda in qualsiasi ora del giorno. 
Vicino al faro è installata una panchina gigante.
E' raggiungibile a piedi dal centro abitato oppure con il comodo servizio di navetta. 
Non distanti dal faro ci sono le baie di Mare Morto, Cala Calandra e Cala Creta, visitabili attraverso un piacevole percorso di trekking.

Panchina gigante Lampedusa
Faro di Capo Grecale e Panchina gigante


10. Santuario della Madonna di Porto Salvo
Lungo la strada di Ponente, in prossimità del sentiero che conduce a Cala Madonna, sorge il piccolo Santuario di Nostra Signora di Lampedusa
Immerso in un rigoglioso giardino ricco di anfratti naturali, ha una storia antica, risalente all'epoca della quarta crociata. Alcuni documenti testimoniano la presenza di una grotta divisa in due parti, una cristiana ed una musulmana: un eremita di nome Andrea, che qui si rifugiò dopo essere sfuggito ai pirati, di notte accendeva i fuochi per segnalare ai naviganti la presenza della costa ed accoglieva senza distinzione di fede chiunque si recasse lì a pregare. Una croce rosso vermiglio o una mezzaluna venivano venerate a seconda del proprio credo da chi approdava sull'isola rappresentando un illuminante esempio di incontro tra religioni.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il luogo venne distrutto dai bombardamenti, ma la statua della Madonna rimase intatta. 
Gli abitanti ricostruirono il Santuario ed iniziarono i festeggiamenti che avvengono ogni anno il 22 settembre con un'animata processione in onore della patrona dell'isola.

Come organizzare un viaggio a Lampedusa
Parco e grotte nel Santuario della Madonna di Porto Salvo

Dove mangiare a Lampedusa
Durante l'alta stagione troverete molti locali in centro paese, ma alcuni anche al Porto Vecchio e al Porto Nuovo. Negli altri periodi invece percorrete via Roma e troverete bar e ristoranti per aperitivi, pranzi e cene. 

Dove dormire a Lampedusa
Se cercate un appartamento ristrutturato, pulito, comodo, nel centro del paese, allora potete prenotare Appartamenti in paese a poca distanza dal mare. I gestori offrono anche un servizio navetta gratuito da e per l'aeroporto.

27 maggio 2023

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