Viaggiare nel colore viola

Il viola è il colore con la maggior frequenza e l'energia più alta dello spettro visibile ai nostri occhi, al confine con le radiazioni ultraviolette. 


Il colore viola
E' l’ultimo colore dell’arcobaleno e, nella Teoria dei Colori, è considerato secondario, dato dall'unione di rosso e blu. 
Nel Cerchio Cromatico di Itten si trova all'opposto del giallo, di cui è complementare. 
Il viola è incontro di poli antitetici che si completano a vicenda, racchiude in sè la forza del rosso e la calma del blu: Yin e Yang si fondono in un equilibrio armonico e vibrante, gli opposti, fonte di contrasti esistenziali, si riconciliano. 
Secondo il Feng Shui il viola si associa all'elemento Fuoco e, secondo il Bagua, al punto cardinale Sud.

Goethe definì il viola "unio mystica", mentre Carl Gustav Jung come il colore che sta tra l’umano e il divino, l’unione di due nature, cioè fusione tra cielo e terra, calma e passione, trascendenza e materia. 

Proprio attraverso la vitalità del rosso e l'intima introspezione del blu, il viola esprime un'energia atavica, spirituale, metafisica.

Blog di viaggi a colori
I giardini dell'Isola Madre-Lago Maggiore
 

Simbologia del colore viola
Il viola è un colore che infonde pace, rilassa e favorisce il collegamento con la nostra parte più spirituale e divina. Per questo motivo è molto utilizzato durante le meditazioni per superare le barriere logico/razionali e facilitare la connessione con le energie sottili. Ci permette di lasciare andare blocchi e resistenze, di entrare in contatto con le nostre emozioni e focalizzarci sugli obiettivi. 
E' il colore dell'essenza, dell'apertura, del legame con se stessi e con l'esterno. 
Leonardo da Vinci affermò: il potere di meditazione può essere sino a dieci volte maggiore sotto l’azione di luce violetta attraverso i vetri colorati dei mosaici di una chiesa silenziosa.
Nelle culture orientali il viola è associato al Settimo Chakra, Sahasrara, conosciuto anche come Chakra della corona in quanto situato sulla sommità della testa. 

Posti viola nel mondo
I sette Chakra


Il suo nome sanscrito significa mille volte tanto, in riferimento ai petali del fiore di loto che si aprono lentamente, metafora della nostra evoluzione personale e spirituale. 
Sahasrara è connesso ai nostri sentimenti più puri ed è in questo Chakra che portiamo l'energia verso l’illuminazione e la trascendenza, l'unione con l’Universo, la percezione di appartenere ad un sistema cosmico, in cui ogni elemento è interconnesso al Tutto e lo influenza.
In molte culture orientali e occidentali il viola rappresenta anche sovranità, ricchezza, potere (probabilmente concetto legato al costo per la pigmentazione naturale dei tessuti), mentre nella tradizione cristiana è il colore dei paramenti funebri. Per questo motivo nell'inconscio collettivo occidentale il viola ha perso la sua simbologia alchemica di trasformazione e passaggio ad un'altra dimensione in un flusso circolare sulla ruota della vita, assumendo invece una valenza negativa o superstiziosa. Del resto già nel Medioevo il viola era associato al lutto ed alle celebrazioni liturgiche della Quaresima ed era chiamato subniger, nerastro. Durante questo periodo venivano inoltre vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali, divieto che comportava notevoli disagi economici per le compagnie di attori. Probabilmente per questo motivo il colore viola è ancora oggi considerato di cattivo auspicio in teatro e in televisione.


Il colore viola nella personalità
Il colore viola identifica di solito persone profonde e mistiche, sensibili e spirituali, attratte dalla bellezza, dall’arte e dalla ricerca interiore, curiose, creative e amanti della libertà.
Tra le pietre viola, la più nota in cristalloterapia è l'ametista che ha la proprietà di accrescere la conoscenza della realtà oltre la materia. Stimola la psiche, allontana la tensione e protegge la casa.


Da un’analisi sociologica sembrerebbe risultare che il viola sia uno tra i colori meno apprezzati dalle persone, in particolar modo dall'universo maschile.

Nella psicologia del marketing, il viola, soprattutto con la tonalità più chiara del color lavanda, viene spesso scelto per la cosmesi ed i prodotti di bellezza.

Campi di lavanda dove vederli
Cosmetici alla lavanda a Gordes, Provenza


Viaggi nel colore viola
Viaggiare nel colore viola non significa necessariamente prendere un treno, un'auto o un aereo. 
La full immersion nel viola di cui vi parlo in questo articolo vuole essere un viaggio quotidiano che ognuno di noi può intraprendere nell'alimentazione, nell'abbigliamento, nel design, nell'uso delle pietre e dei cristalli. 
Sostanzialmente l'invito è quello di guardarsi intorno, osservare e sentire l'energia vibrazionale del colore.

Viaggi viola
Campi di lavanda in Provenza

Certo è che la prima cosa a cui si pensa in tema di viaggi viola sono i campi di lavanda...e proprio da qui voglio partire.


Il colore viola in natura
La lavanda non è solo un fiore, ma è anche un colore ed un'essenza dalle molteplici proprietà terapeutiche. 
Il colore della lavanda, una sfumatura delicata di viola, è femminile, elegante e raffinato. 
I fiorellini, raggruppati in spighe, sono molto profumati e si usano per cosmesi ed oli essenziali. In aromaterapia infatti l'olio di lavanda favorisce lo stato di relax, è antisettico, analgesico, antireumatico, lenitivo e cicatrizzante. E' consigliato per contrastare acne, psoriasi, irritazioni del cuoio capelluto, arrossamenti solari e scottature. Inoltre, grazie alle sue funzioni antispastiche, la lavanda è indicata per i problemi di stomaco, quali digestione lenta, coliti e spasmi gastrointestinali. 
Aiuta nel trattamento di tosse, per i suoi effetti mucolitici e decongestionanti.
La tradizione narra che nell'antichità la lavanda fosse utilizzata come antidoto per i morsi dei serpenti che, proprio tra i cespugli di lavanda, costruivano i loro nidi. Per questo motivo era necessario raccogliere i fiori con molta prudenza: da qui l'associazione simbolica della lavanda alla diffidenza. Quando regalati però, i fiori di lavanda assumono il significato opposto di purezza, raffinatezza, devozione.

Ma dove vedere i campi di lavanda?
La regione più famosa e nota a tutti per i bellissimi campi di lavanda è sicuramente la Provenza
Dal Luberon a Valensole immensi campi viola sono i profumati protagonisti dell'estate francese. 
Se non potete raggiungere il sud della Francia, anche in Italia ammirerete splendide distese di lavanda: a Sale San Giovanni e nel Monferrato dalla fine di maggio inizia il coloratissimo spettacolo della fioritura.

Altri fiori di colore viola sono: il lillà, l’hibiscus, il garofano, l’anemone, l’ortensia, il giacinto, il limonium, la veronica, la viola del pensiero, la campanula, la violetta, l’iris, l’orchidea, la dalia, la petunia, il glicine. 
La percezione dei colori e degli aromi di questi fiori provoca nel corpo e nella psiche una serie di stimoli consci e inconsci che riconducono dolcemente all'equilibrio ed alla calma, attraverso la contemplazione della bellezza.

Il colore viola
Campo di lavanda in Piemonte a Sale San Giovanni

Tra le fioriture arboree, le più appariscenti sono certamente quelle della Jacaranda, un albero monumentale che cresce in America Centrale e Meridionale ed in alcune zone dell'Africa. 
In particolare Pretoria, capitale amministrativa del Sudafrica, si tinge di viola durante la stagione primaverile con la fioritura di settantamila alberi di Jacaranda importati dal Brasile alla fine dell’Ottocento.

Dove vedere la fioritura di Jacaranda
Alberi di Jacaranda in fiore


Il colore viola in architettura e design
Il colore è un elemento determinante nell'architettura: mezzo di comunicazione universale, conferisce ad ogni volume una grande forza espressiva. Dai templi greci delle acropoli classiche, alla Siena di Ambrogio Lorenzetti, dall'impiantisca a vista del Centre Pompidou, alla contemporanea street art, l'utilizzo del colore ha dato risalto agli elementi costruttivi e stilistici di un edificio, ha identificato e caratterizzato interi nuclei urbani o riqualificato sobborghi degradati e paesi anonimi. 
L’applicazione di colori in architettura influenza gli effetti percettivi, l’esperienza di fruizione di uno spazio, le sensazioni che ne scaturiscono.
Il viola oggi viene applicato soprattutto nell'edilizia civile, in quei borghi fitti di case colorate che riflettono la luce del mare in infinite vibrazioni cromatiche, primo fra tutti Burano.

Simbologia del colore viola
Una parete viola a Burano


Il viola stimola la concentrazione e la creatività: è ideale per ambienti lavorativi, professionali, o didattici. La delicatezza e la calma che trasmette nelle sue infinite tonalità e sfumature ha favorito il suo utilizzo anche nei dettagli architettonici di molti edifici. Penso agli splendidi borghi provenzali dove un portone, le persiane, una cornice fanno davvero la differenza ed amplificano la sensazione di armonia già trasmessa, per lo meno nei periodi di fioritura, dai campi di lavanda.

Viaggiare nel viola
Una finestra viola in Provenza

Il color lavanda è un vero concentrato di proprietà positive e si presta nell'interior design per saloni di bellezza e parrucchieri o in casa per camere dei bambini, angoli studio, elementi di arredo del soggiorno, tinteggiatura di pareti o porzioni di esse. Il viola ci può aiutare a frenare la nostra vita quotidiana accelerata, a tranquillizzarci, calmarci, rilassarci. 
Al largo della costa occidentale della Corea del Sud, l'isola di Banwol è stata completamente dipinta di viola, in tutte le sue sfumature. Dalle strade ai ponti, dalle case ai complementi d'arredo, le campiture viola rimandano alle campanule autoctone che caratterizzano il paesaggio, dal lilla al viola scuro.


Nelle grandi opere di architettura contemporanea il viola è usato negli allestimenti e nell'illuminazione. Vi suggerisco la suggestiva Winton Gallery allo Science Museum di Londra, dedicata alla matematica e progettata da Zaha Hadid  o gli effetti luminosi viola del Sony Center di Postdamer Platz a Berlino.

I luoghi più colorati del mondo
Sony Center Berlino


Il colore viola nell'alimentazione
Frutta e verdura di colore viola possiedono tante proprietà benefiche per la nostra salute e sono state riscoperte negli ultimi anni come dei superfood: il pigmento viola dei vegetali indica la presenza di sostanze, con funzione protettiva ed anti-age, dette antocianine a cui spesso si aggiungono anche betacarotene, magnesio, potassio e vitamina C. 

Questi principi nutritivi apportano numerosi benefici all'organismo perchè rivestono un'importante funzione antinfiammatoria ed antiossidante. Le antocianine sono le sostanze coloranti più diffuse nel mondo vegetale e sono responsabili di quasi tutte le colorazioni che virano dal blu al rosso, incluso il viola. Generalmente il loro contenuto è proporzionale all’intensità del colore: ciò significa che frutta e verdura di colore viola intenso ne rappresentano una fonte primaria.

Ma quali sono i più comuni cibi viola? Io direi mirtilli, more, prugne, fichi, melanzane, radicchio, barbabietole, cavolo cappuccio, carote e patate viola.
E voi cosa ne pensate? Se avete altri cibi, luoghi, architetture viola da aggiungere...vi aspetto nei commenti.

Colore viola nell'alimentazione
L'Orto già Salsamentario-Torino


12 aprile 2021
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©UNA GOCCIA DI COLORE

2 Commenti

  1. Grazie per lo splendido articolo. Segnalo anche i campi di lavanda a Tuscania

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