In un perfetto mix di architettura e natura, sulle pendici del Monte Barbaro, sorge un edificio di rara bellezza ed armonia, in ottimo stato di conservazione: il Tempio di Segesta.
Il monumento si trova all'interno del Parco Archeologico di Segesta, in provincia di Trapani.
Tempio di Segesta |
La città di Segesta fu probabilmente fondata dagli Elimi, un antico popolo della Sicilia occidentale, forse di origine italica, forse troiana, o ancora nato da una fusione di etnie diverse, in parte sicane ed in parte orientali. Secondo il mito, Segesta fu edificata da Aceste, figlio della troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso; secondo Virgilio venne fondata da Enea che, dopo aver abbandonato Didone a Cartagine, si fermò qui dopo che le sue navi vennero distrutte da un incendio. Lo storico greco Tucidide racconta che i profughi troiani giunsero fino in Sicilia e fondarono Segesta ed Erice. La data della fondazione non è conosciuta, ma da documenti risulterebbe che la città fosse abitata nel IX secolo a.C.
La città occupava la sommità del Monte Barbaro mentre al di fuori della cinta muraria, lungo le antiche vie di accesso, si trovavano due importanti luoghi sacri: il Santuario di Contrada Mango ed il Tempio. L'accesso al mare era garantito dal porto di Castellammare del Golfo.
La città occupava la sommità del Monte Barbaro mentre al di fuori della cinta muraria, lungo le antiche vie di accesso, si trovavano due importanti luoghi sacri: il Santuario di Contrada Mango ed il Tempio. L'accesso al mare era garantito dal porto di Castellammare del Golfo.
La costruzione del tempio è stata per anni erroneamente attribuita ai Greci perchè in effetti presenta uno stile dorico perfetto. Eretto tra il 430 e il 420 in una posizione spettacolare, è periptero, cioè circondato da colonne, 36 complessive, calcaree, non scanalate ed alte dieci metri. Le colonne sorreggono l'architrave, il fregio e i due timpani e presentano l'entasi, cioè una correzione ottica ottenuta mediante una leggera curvatura, strategia adottata in alcuni templi greci.
Secondo alcuni storici il tempio di Segesta non sarebbe stato completato a causa del conflitto con Selinunte. Secondo altri invece il tempio sarebbe stato dotato di copertura lignea, scomparsa ovviamente nel corso degli anni.
C'è chi sostiene inoltre che le fattezze greche si debbano attribuire ad un architetto ateniese a cui fu commissionato il progetto, mentre per altri il Tempio potrebbe essere stato costruito secondo i canoni greci per dare prestigio ad un luogo di culto indigeno.
C'è chi sostiene inoltre che le fattezze greche si debbano attribuire ad un architetto ateniese a cui fu commissionato il progetto, mentre per altri il Tempio potrebbe essere stato costruito secondo i canoni greci per dare prestigio ad un luogo di culto indigeno.
Tempio di Segesta |
Oltre al Tempio, nel Parco Archeologico di Segesta potrete visitare uno splendido Teatro, costruito sulla cima più alta del Monte Barbaro. Sfrutta come scenografia il panorama del
mare e delle colline e venne realizzato alla fine del III
secolo a.C. con blocchi di calcare. Si discosta dalla struttura
tipica dei teatri greci perché la cavea, dal diametro di 63 metri, non
poggia direttamente sulla collina ma è sorretta da muri di contenimento. Presenta due ingressi ed è in grado di
contenere circa 4000 persone.
Così scriveva il francese Guy de Maupassant (Viaggio in Sicilia, 1885) dopo la sua visita a Segesta: Quando si contempla questo paesaggio semplice e suggestivo, si sente che lì, soltanto lì, si poteva costruire un tempio greco. I maestri decoratori che insegnarono l’arte all’umanità, dimostrarono, in Sicilia soprattutto, quale scienza profonda e raffinata essi avessero dell’effetto e della scena. Il tempio di Segesta sembra essere stato posto ai piedi della montagna da un uomo di genio che aveva avuto la rivelazione dell’unico punto in cui lo si doveva costruire: animando da solo l’immensità del paesaggio, che ne esce vivificato e divinamente bello.
COME ARRIVARE A SEGESTA
In auto: autostrada A29 da Palermo a Trapani, seguite le indicazioni per Calatafimi Segesta.
In treno: fermata Segesta sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani.
In autobus. Dal centro di Trapani ogni giorno partono diversi autobus che arrivano sia a Segesta sia alla città.
In treno: fermata Segesta sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani.
In autobus. Dal centro di Trapani ogni giorno partono diversi autobus che arrivano sia a Segesta sia alla città.
Vi allego il link di Google Maps
DOVE MANGIARE A SEGESTA
A pochi passi dal tempio vi consiglio L'Agorà di Segesta.
DOVE DORMIRE A SEGESTA
Vicino all'area archeologica vi propongo questo B&B con piscina: Eden di Segesta
Duomo di Erice |
Se siete in zona direi che è assolutamente consigliato visitare anche Erice, altra città fondata dagli Elimi. Il nome di Erice deriva da Erix, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e di Bute, ucciso da Eracle.
Virgilio cita Erice nell'Eneide: la prima
volta per la morte del padre Anchise, la seconda per i giochi in suo onore.
Erice è famosa in tutto il mondo per il suo borgo, i paesaggi, i dolci, le ceramiche ed il Centro di ricerca scientifica "Ettore Maiorana", fondato dallo scienziato Antonino Zichichi nel 1963.
COSA VEDERE AD ERICE
Arroccata sulla cima del monte omonimo, Erice si trova a 750 metri di altitudine: da qui la vista panoramica sul golfo di Trapani e le isole Egadi è eccezionale. Il borgo è un labirinto di viuzze
lastricate che si snodano tra chiese, piazze ed antichi cortili testimoniando il passaggio di tante popolazioni: fenici, normanni, arabi e romani. Erice era conosciuta anticamente come città delle cento chiese e
conventi:
dopo aver attraversato l’arco che si staglia all’ingresso del
paese, Porta Trapani, vi troverete di fronte all’edificio religioso più importante, la Real Chiesa Madrice
Insigne Collegiata, conosciuta come Duomo di Erice. Fu
costruita nel XIV secolo da Federico III d’Aragona e oggi è dedicata alla
Vergine dell’Assunta. Al suo fianco sorge la Torre di Re Federico,
probabilmente costruita sopra un'antica torre d’avvistamento militare
del periodo punico. Salire i sui 110 scalini per ammirare Erice
dall’alto è una fatica ricompensata da uno spettacolo mozzafiato!
Tra gli edifici civili di Erice merita una visita il Palazzo Municipale, sede sia della Biblioteca Comunale che del Museo Civico, dove sono esposti preziosi reperti archeologici quali la Testina marmorea di Afrodite del IV a.C., il Quartiere Spagnolo, fortezza in posizione decentrata rispetto al nucleo del paese, oggi sede del Museo degli Antichi Mestieri e la cinta muraria.
Tra gli edifici civili di Erice merita una visita il Palazzo Municipale, sede sia della Biblioteca Comunale che del Museo Civico, dove sono esposti preziosi reperti archeologici quali la Testina marmorea di Afrodite del IV a.C., il Quartiere Spagnolo, fortezza in posizione decentrata rispetto al nucleo del paese, oggi sede del Museo degli Antichi Mestieri e la cinta muraria.
Castello di Venere |
Ad Erice i Romani venerarono la Venere Ericina, la prima dea della mitologia romana a
somiglianza della greca Afrodite. Il Tempio di Venere rappresentava un
punto di riferimento per tutti i marinai ed i pellegrini del
Mediterraneo e proprio sui resti di quel tempio nacque
nel XII sec. il Castello di Venere, opera normanna. La sua posizione permetteva di scorgere in anticipo ogni attacco nemico
proveniente da terra o dal mare, offrendo così ad Erice un importante vantaggio strategico.
COME ARRIVARE AD ERICE
Dal 2005 una funivia dalla periferia di Trapani porta alla città di Erice. La funivia è chiusa da metà gennaio a metà marzo.
Ecco il link per geolocalizzare Erice su Google Maps
DOVE MANGIARE AD ERICE
La prima Dea, via Vittorio Emanuele 17, offre piatti tradizionali siciliani rivisitati in chiave contemporanea.
DOVE DORMIRE AD ERICE
In una dimora storica, vi consiglio Il Carmine
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