Il Bacio di Klimt analisi dell’opera

Il Bacio è un olio su tela perfettamente quadrato dipinto da Gustav Klimt tra il 1907 e il 1908 ed esposto presso la Österreichische Galerie Belvedere, il museo di Vienna noto più semplicemente come Museo Belvedere.

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Il Bacio di Klimt

Museo Belvedere
I Castelli del Belvedere sono stati edificati all’inizio del Settecento come residenza estiva per il principe Eugenio di Savoia, famoso condottiero ed amante dell'arte. 
Composta dal Belvedere Superiore, con i saloni di rappresentanza, e dal Belvedere Inferiore, destinato alla residenza del Principe, la sontuosa opera costituisce uno degli esempi più significativi di architettura barocca austriaca ed ospita oggi una delle più importanti collezioni d’arte. 
Vicino al Belvedere Inferiore vi è un elegante edificio, utilizzato in passato come serra ed attualmente adibito ad esposizioni temporanee.

Opera più famosa di Klimt
Castello Belvedere a Vienna

Descrizione del Bacio di Klimt
Il Bacio di Klimt raffigura un uomo ed una donna collocati in un luogo astratto del quale si riesce a distinguere solamente il prato erboso e fiorito sul quale si trovano. La loro identità è incerta: l'ipotesi che i due amanti siano il pittore e la stilista Emilie Flöge è una supposizione, forse probabile ma non documentata.
Avvolta in un’energia dorata, la coppia è immortalata nell’attimo in cui universo maschile e femminile si incontrano, in un gesto carico di sensualità cioè quello di un bacio. 

  • L’uomo tiene il viso dell'amata tra le sue mani caratterizzate da dita lunghe e spigolose e pelle olivastra ed indossa una tunica dorata decorata a rigide forme geometriche bianche e nere. Il suo collo si allunga in una posizione innaturale nell’appassionato gesto proteso verso la donna ed il suo capo è rappresentato posteriormente, evidenziando i capelli ornati da piccole foglie verdi, ma non il volto che compare solo di profilo.
  • La figura femminile, che sembra accogliere con estasi il gesto dell'amato, ha il viso dipinto in una posizione sostanzialmente ortogonale rispetto al corpo. I capelli rossi sono adornati da fiori, la pelle del volto e delle braccia è chiara, le mani, una appoggiata sul collo e l’altra su una mano dell’uomo, hanno dita sinuose ed affusolate. La tunica, sempre dorata, è decorata da figure prevalentemente tondeggianti, linee morbide, curve, evidente espressione del mondo femminile.

L'oro di Klimt
Il Bacio viene inserito nel periodo aureo di Klimt, così chiamato per l’intenso utilizzo dell’oro che riempie lo sfondo delle opere eliminando lo spazio e la profondità inserendo così i personaggi in un contesto evanescente.
L’uso dell’oro deriva sia dalle origini dell’artista, in quanto il padre era un noto orafo, sia dai mosaici ravennati del V e VI secolo d.C. che Klimt ebbe modo di conoscere direttamente attraverso due viaggi in Italia nel 1903. L'influenza bizantina è evidente anche nella differente rappresentazione delle parti del corpo: tridimensionali le mani, i volti e i piedi e bidimensionali gli abiti che risplendono con lo sfondo dorato in un processo di annullamento spazio temporale. 

La celebrazione dell’amore in Klimt
Il tema dell’abbraccio e del bacio è stato raffigurato più volte da Klimt
Nella tela Le tre età della donna la madre che abbraccia la figlia presenta alcuni tratti simili al Bacio: la posizione reclinata della testa, i capelli rossi adornati di fiori, la pelle chiara, i lineamenti dolci del viso. 
Nella scena finale del Fregio di Beethoven, l’Inno alla gioia, il Cavaliere disarmato abbraccia la donna mentre una profusione d’oro li circonda. 
Anche nel Fregio per Palazzo Stoclet a Bruxelles la scena conclusiva dell'opera è rappresentata da una coppia di amanti stretti in un profondo abbraccio. In entrambi i casi però si tratta solo di una porzione di fregio, quasi la fine di un percorso iniziatico in una successione di scene. 
Il Bacio invece rappresenta il compimento dell’incontro, la fusione del mondo maschile con quello femminile, un momento delicato ed intimo nel gesto del bacio che unisce i due amanti in un’evidente eleganza formale e sottile erotismo, tipici per altro della Belle Epoque e della Secessione Viennese
La scena rappresentata si cristallizza e risplende nell'eternità attraverso il trionfo dell’eros e del suo potere di trascendere differenze e conflitti tra uomo e donna.

Chi è Emilie Flöge?
Emilie Flöge è stata sicuramente per Klimt un affetto che durò tutta la vita: una ricca corrispondenza e fotografie di vacanze trascorse insieme lo dimostrano. Erano anche parenti, perchè la sorella di Emilie, Helene, sposò nel 1891 il fratello di Gustav che però morì l'anno successivo. 
Ma se sia mai stata la sua compagna effettiva è ancora oggetto di studi e ricerche. 
Certo è che Klimt non si sposò mai ed alla sua morte furono ben 14 le donne che sostennero in tribunale di aver avuto un figlio da lui. 
In qualsiasi caso, al di là delle intense relazioni dell'artista con l'universo femminile, Emilie è stata sicuramente musa ispiratrice di molti quadri di Klimt e, da quanto si racconta, la donna che Gustav volle vicino a sè in punto di morte.
L’abbigliamento degli amanti del Bacio, inusuale per la moda dell’epoca, ricorda molto sia le tuniche indossate da Klimt sia quelle che lo stesso artista ideò per Emilie, stilista ed imprenditrice emancipata. Insieme alle sorelle Pauline e Helene, nel 1904, fondò infatti a Vienna il salone di moda Schwestern Flöge, che significa appunto Le sorelle Flöge, un atelier progettato da Josef Hoffmann situato in una delle vie più prestigiose della città. 
Gli alti livelli di fantasia ed originalità portarono Emilie ad affermarsi nel panorama dell'alta moda austriaca degli inizi del XX secolo. Con l’avvento del nazismo fu costretta a chiudere ma continuò a lavorare privatamente ancora per diversi anni. 
Emilie Flöge morì a Vienna il 26 maggio 1952, trentaquattro anni dopo Gustav Klimt.

Quadro più famoso del mondo
Il Bacio di Klimt

Dove acquistare i biglietti per Il Bacio di Klimt
Il Museo Belvedere Superiore è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 e potete acquistare i biglietti a questo link: Belvedere superiore tickets on line.

Dove dormire a Vienna
Dopo tanta bellezza, posso consigliarvi un albergo di design, progettato dall'archistar Jean NouvelSofitel Vienna Stephansdom
Le linee, al contrario di quelle disegnate da Klimt, sono pure e rette, luce e vetro gli elementi fondamentali, come tutte le opere dell'architetto francese. In questa essenzialità formale si inseriscono però soffitti coloratissimi, con grandi pesci fluttuanti, specchi riflettenti ed elegantissime camere di design. 

Libri in vacanza
Vasta è la scelta di libri su Klimt, tra i testi più interessanti vi suggerisco KlimtKlimt. Le donne e La bellezza rubata


11 dicembre 2022
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