Itinerario storico e Museo Grande Guerra a Kobarid Caporetto

Caporetto-Kobarid si trova nella parte occidentale della Slovenia, geograficamente e storicamente molto vicina all’Italia. 

E' situata infatti a pochi chilometri dal confine ed il suo nome è per gli Italiani sinonimo di sconfitta devastante.

Cosa vedere a Caporetto
Museo di Caporetto

Il territorio di Caporetto, legato alle battaglie della Prima Guerra Mondiale, è una meta ideale sia per chi voglia ripercorrere i luoghi bellici, sia per gli amanti della natura, del trekking, del kayak e del rafting. Sorge infatti nella valle dell’Isonzo che consente di praticare sport acquatici nelle acque smeraldine del fiume, di vedere cascate e di effettuare escursioni ed arrampicate sulle montagne circostanti.

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Museo di Caporetto

L’itinerario storico di Caporetto si articola in 8 tappe che ripercorrono le vicende del luogo, dalla preistoria alla Grande Guerra, attraversando ambienti di grande importanza naturalistica grazie alla collocazione geografica vicino all’Isonzo che rese questo territorio un ottimo punto strategico fin dall’antichità. 
È un percorso pedonale circolare di circa 5 km e della durata di tre/quattro ore, predisposto dall’Ufficio del Turismo che distribuisce gratuitamente ai visitatori la mappa.

Cosa vedere nella Valle dell'Isonzo
Museo di Caporetto

1. Museo di Caporetto
L’itinerario storico inizia al Museo di Caporetto, fondato nel 1990 con l’intento di presentare la ricca storia di Kobarid e principalmente gli eventi accaduti sul fronte dell’Isonzo durante il primo conflitto mondiale. 
Si tratta di un’esposizione dal forte rigore storico che dà ampio spazio alle vicende umane, alla voce dei soldati ed alla loro tragica esperienza dalla quale moltissimi non fecero ritorno. 
Fotografie, carte militari, oggetti, medaglie, armi, uniformi, modelli plastici ed un documentario raccontano con sensibilità la storia dei giorni sanguinosi presso il fiume Isonzo, ricordati anche da personalità celebri come Ernest Hemingway ed Erwin Rommel. 
La parte più consistente della mostra permanente è dedicata ai combattimenti in alta quota sulle Alpi Giulie, mentre le ultime sale sono focalizzate sulla dodicesima battaglia dell'Isonzo, uno dei più imponenti scontri armati della storia su territorio montano ed uno dei primi esempi di guerra-lampo sperimentato proprio nel 1917.
Per la valenza narrativa delle sue collezioni il Museo ha ricevuto nel 1992 il più alto riconoscimento sloveno per i musei, il Premio Valvasor, ed il premio del Consiglio d'Europa come migliore museo europeo del 1993.

Orari
Il museo è aperto in tutti i giorni dell'anno con i seguenti orari:
da aprile a giugno e settembre 9-18; da ottobre a marzo 10-17; luglio e agosto 9-20

Biglietti 
adulti 8 €
pensionati 6 €
studenti, alunni 6 €
scolari di scuola elementare 4 €
famiglie 19 €

what to see in the soča valley
Museo di Caporetto

2.Ossario italiano di Caporetto
L’Ossario di Caporetto sorge su una collina, il Gradic, raggiungibile dalla piazza principale del paese attraverso una tortuosa strada asfaltata. 
Fu costruito ad opera dello Stato italiano, a cui allora apparteneva quel territorio, ed è l’unico che non sia sul suolo italiano, poiché tutti gli altri resti degli italiani furono traslatati agli ossari di Redipuglia e Oslavia. 
Il Sacrario di Caporetto ospita le spoglie di 7014 italiani caduti durante la Prima guerra mondiale, venne ultimato nel 1938 ed inaugurato il 18 settembre di quell’anno da Benito Mussolini. 
Opera dello scultore Giannino Castiglioni e dell’architetto Giovanni Greppi, è costituito da tre ottagoni concentrici che si restringono verso l’alto dove si trova la chiesa di Sant’Antonio, edificata nel XVII secolo e quindi antecedente l’ossario stesso. 
Sulla strada che da Caporetto arriva alla chiesa di Sant’Antonio si trovano le dodici stazioni della Via Crucis.

3. Tonocov Grad
Dall’Ossario, percorrendo un sentiero in mezzo a verdi faggeti, si raggiunge l’altura di Tonocov Grad. 
Già abitata durante l’età della pietra e del ferro, raggiunse la massima prosperità tra il IV e il VI secolo d.C. 
Sulla collina potrete vedere testimonianze di insediamenti risalenti a vari periodi compresi tra l’età del rame ed il Medioevo ma, lungo il sentiero, vi sono anche dei resti risalenti alle due guerre mondiali.

4. Linea di difesa italiana
Scendendo dalla collina di Tonocov Grad fino alle rive dell’Isonzo, troverete i resti di una delle tre linee di difesa italiane. 
Durante la I guerra mondiale l'esercito italiano costruì tre linee di difesa ed un tratto della terza linea correva sia lungo la sponda destra sia lungo quella sinistra del fiume. Il sentiero storico vi condurrà attraverso trincee, fortini e postazioni difensive su entrambe le sponde.

Itinerario storico di Caporetto
Sacrario di Caporetto

5. Forra dell'Isonzo
L’Isonzo, Soča in sloveno, scorre da Trnovo a Kobarid in una profonda gola di bianca roccia calcarea.
Proseguendo l'itinerario storico di Caporetto, potrete ammirare le acque verde smeraldo del fiume in uno dei punti più suggestivi: la passerella lunga 52 metri che collega le due sponde del Soča. 
Questo ponte pedonale è stato costruito nel 1998 dall'ente turistico locale ma nello stesso punto esisteva un'antica passerella utilizzata dai soldati durante la Prima Guerra mondiale.

6. Cascate di Kozjak
Dal punto di vista naturalistico le Cascate di Kozjak rappresentano la tappa più interessante di questo itinerario.
Il torrente Kozjak, piccolo affluente dell'Isonzo, durante il suo tragitto scorre attraverso molte gole e precipita in sei cascate di cui la più importante è proprio quella nei pressi di Caporetto, considerata la più bella di Slovenia: una colonna d'acqua bianca alta 15 metri si getta nel bacino verde smeraldo.
Sono raggiungibili percorrendo il sentiero e superando molte passerelle in legno per cui è consigliabile calzare scarpe da trekking. Giunti al chiosco è necessario però pagare un biglietto di 5 Euro per vedere la cascata.

7. Linea di difesa italiana
Sulla via del ritorno verso Caporetto incontrerete nuovamente la linea di difesa italiana con opere di fortificazione della Grande Guerra.

8. Il Ponte di Napoleone
Le due rive dell'Isonzo nei pressi di Caporetto sono collegate da un ponte. Quello precedente fu costruito nel 1750 ma poiché in seguito vi passò l’esercito di Napoleone ne prese il nome.
Durante la I guerra mondiale fu distrutto dagli Austriaci e successivamente ricostruito dagli Italiani.
Durante la II guerra mondiale i partigiani vi istituirono un posto di difesa del territorio liberato.

Športne aktivnosti na reki Soči
Acque verde smeraldo del fiume Isonzo

Dove dormire a Kobarid
Per vostra comodità, ecco un elenco di Hotel a Caporetto

Attività sportive sull'Isonzo
Se volete provare il brivido del rafting, potete prenotare un'Escursione di mezza giornata sul fiume Isonzo, se invece volete praticare yoga ed escursionismo soft è possibile partecipare ad una Vacanza di tre giorni nella valle dell'Isonzo a Bovec per un weekend di benessere e riconnessione con la natura.

Libri in vacanza
We beach è una guida completa per programmare la vostra vacanza lungo il corso dell'Isonzo e nelle zone ad alto valore ambientale del Friuli.
Per approfondire il tema della guerra vi consiglio invece Caporetto di Alessandro Barbero.

29 dicembre 2022
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