Gravellona Lomellina, paese d'arte, murales e colori

Immersa tra risaie, fiumi e pianura, Gravellona Lomellina è un luogo speciale, un vero e proprio museo a cielo aperto che vi sorprenderà in ogni angolo, in ogni palazzo ed in ogni dettaglio. 

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Totem di Libero Greco

Diventata paese d’arte nel 1992, grazie all’idea del pittore Luigi Regianini, Gravellona Lomellina rappresenta un inno alla pittura, alla scultura ed alla creatività che hanno trasformato un tessuto urbano di origine agricola e piuttosto anonimo in un percorso di street art innovativa. 
Passeggiando per le strade potrete vivere un'intensa esperienza museale alternativa, con tanto di accompagnamento audio da scaricare sul cellulare.

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Street art a Gravellona Lomellina

Affreschi e murales decorano le case, artistici paracarri delimitano le piste ciclabili, streghe, befane e spazzacamini in ferro battuto si stagliano nello skyline dei tetti, sagome di zebre si trasformano in indicatori stradali, cabine elettriche prendono vita attraverso il colore. Non mancano simboli della tradizione e dell’economia del luogo come trattori dipinti, pecore, mucche e contadini.
Prestate attenzione anche a dove mettete i piedi, perché i marciapiedi possono sorprendervi con interessanti  mosaici.

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Street art a Gravellona Lomellina

Storia di Gravellona Lomellina
I primi insediamenti nella zona di Gravellona Lomellina risalgono all'età del ferro, ma sono state individuate anche tracce riconducibili alla tarda età del bronzo. Il toponimo potrebbe essere attribuito agli Etruschi, per via del prefisso grava, nel senso di greto alluvionale. La presenza romana è testimoniata dalla scoperta di due sarcofagi, numerose monete e di un ponte; inoltre, secondo la tradizione locale, Annibale avrebbe sostato in questa zona prima dello scontro vittorioso contro Scipione nella famosa battaglia sul Ticino.
Durante l'alto medioevo il paese si trovò sotto il controllo del vescovo di Novara e venne costruito il castello, dotato anche di una basilica, risalente al secolo X. Nel 1152 il re Federico Barbarossa concesse il possesso del feudo alla famiglia Barbavara, la cui signoria si protrasse per secoli, fino all'abolizione del feudalesimo. Proprio dai feudatari prese il nome la principale frazione del comune.
Nel 1743 la città fu assorbita dai domini piemontesi dei Savoia, come tutta la Lomellina. Terreno di scontri durante le guerre di indipendenza, nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia, anche se, da un punto di vista ecclesiastico, Gravellona appartenne alla diocesi di Novara quasi ininterrottamente fino al 2016, quando venne definitivamente ceduta a Vigevano.

Paesi dipinti in Italia
Street art a Gravellona Lomellina

Genesi del progetto artistico a Gravellona Lomellina
Nel 1992 il pittore surrealista Luigi Regianini era alla ricerca di un luogo in cui organizzare una mostra permanente di pittura murale, prendendo come esempio Arcumeggia, il primo paese dipinto d'Italia. La proposta dell'artista fu accettata dall’allora sindaco avvocato Gianluigi Palladini e nella frazione di Barbavara, nell'arco di due anni, vennero eseguite più di 70 opere dal gruppo Arte Nord di cui Regianini era presidente. Purtroppo i dipinti si deteriorarono velocemente ed oggi a Barbavara se ne conserva solo una piccola parte. Da non perdere assolutamente un coloratissimo e geniale lavatoio trasformabile in palco o panchina, disegnato dall'architetto Libero Greco che con Gravellona sta vivendo da molti anni un’intensa storia di collaborazioni e scambi culturali. Il progetto di street art è stato in seguito traslato nel centro di Gravellona, dove il sindaco Francesco Ratti si attiva da anni per portare avanti la valorizzazione urbana che è stata attuata attraverso cinque tipologie artistiche:
  • Arte libera 
  • Concorso di pittura Medioevo: San Giorgio combatte contro il Drago – XX secolo: l’uomo libero combatte contro la burocrazia (il primo nel1995)
  • I mosaici nei marciapiedi
  • La galleria dei capolavori dell’800 Italiano
  • Il Parco dei tre laghi ed il giardino Barbavara
Ogni anno, le prime settimane del mese di giugno, viene organizzata la Festa dell'Arte che coinvolge tutto il territorio e porta all'installazione di nuove opere nel paese.

Cosa vedere a Gravellona Lomellina
Capolavori dell'Ottocento sui muri di Gravellona Lomellina

Arte Libera a Gravellona Lomellina
Sui tetti compaiono operosi spazzacamini e streghe, opere di Libero Greco, lungo le strade, oltre a zebre, pecore e pastori, vedrete i paracarri trasformati in galeotti, carabinieri, preti, cinesi e gli spartitraffico colorati. La piazza principale accoglie un velocipede con due ruote di carro di Giuseppe Petralia, mentre una rana di Giuliano Zanetti assume la funzione di fontana.

Libero Greco architetto
Spazzacamini di Libero Greco

Concorso di pittura Medioevo: San Giorgio combatte contro il drago; XX secolo: l’uomo libero combatte contro la burocrazia
Sul lato sinistro della casa Volpi in piazza Delucca è installata la ceramica di Giovanni Crippa, vincitore della competizione artistica, mentre sulle pareti del Municipio Elio Bozzola, Umberto Cardano e Libero Greco hanno elaborato il tema del concorso ognuno secondo la propria sensibilità ed il proprio linguaggio pittorico, dando vita a murales dai risvolti eroici, satirici o dissacranti. Sul muro esterno del palazzo municipale troverete pannelli esplicativi che descrivono in modo approfondito le opere. 
Superando il cancello del municipio ed entrando nel cortile, potrete osservare una grande installazione che ricopre con enormi grappoli d’uva parte dell’edificio. C'è anche una bellissima curiosità: un fregio di gatti musicisti decora infatti la facciata del Municipio. Come mai? Oltre al fatto che a Gravellona Lomellina esiste  un'Accademia musicale, nel Palazzo Comunale abita una gatta che ormai ha assunto il ruolo di gatta sindaco: è presente agli eventi cittadini e partecipa alla celebrazione di matrimoni tra le braccia del sindaco Francesco Ratti che l'ha accolta a Palazzo. Altre gatte l'hanno preceduta, tutte provenienti da rifugi ed adottate dall'animo nobile del dipendente comunale Massimo Rossi. Che dire, anche questo mette in evidenza la sensibilità, l'attenzione e la posizione aperta ed evoluta dell'Amministrazione Comunale di Gravellona Lomellina!

Gatta sindaco a Gravellona Lomellina
Palazzo Comunale di Gravellona Lomellina

Mosaici a Gravellona Lomellina
I marciapiedi del corso Insurrezione, su entrambi i lati, raccontano la storia di Gravellona Lomellina, dai Celti ai Romani, dai Longobardi ai Cristiani, dalla cultura contadina alla signorilità ottocentesca. I disegni sono di Camilla Storskog e la realizzazione di Bekiri Fatmir.

Bekiri Fatmir
Mosaici in corso Insurrezione a Gravellona Lomellina

Galleria dei capolavori dell'Ottocento italiano
Il percorso museale all'aperto si è ulteriormente arricchito grazie anche alle riproduzioni di capolavori ottocenteschi installate sui muri degli edifici nel centro. Da Il pergolato di Silvestro Lega, a La fiumana (Il quarto Stato) di Giuseppe Pellizza da Volpedo, da Il salto delle pecore di Giovanni Fattori, al famosissimo Il bacio di Francesco Hayez: più di cento opere esposte, con relative didascalie, che decorano le facciate e consentono al visitatore una full immersion nella storia dell'arte.

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Il bacio di Hayez

Il parco dei tre laghi ed il giardino Barbavara
Il Palazzo ed il parco della famiglia Barbavara, abitati tutt’ora dai nobili, sono accessibili solo durante la Festa dell’Arte. Il giardino dei Conti Barbavara rappresenta uno dei più riusciti esempi di giardino all'inglese del periodo romantico a cavallo della fine del 1700.
Vicino al Palazzo dei Barbavara potrete immergervi in un'oasi naturale nel Parco dei Tre Laghi, regno della biodiversità grazie al lavoro incessante dei volontari e dell'Amministrazione Comunale. Il Parco è costituito da duecentoquarantamila metri quadri di territorio, con tre laghi di acqua sorgiva, dove è possibile praticare sport acquatici, prenotare aree attrezzate per pic-nic e cerimonie, immergersi nella natura, divertirsi nelle aree giochi per bambini, usufruire della zona lettura, con tanti libri a disposizione. Di fronte ad uno dei laghi si erge un totem di Libero Greco, in cui gli animali locali, cioè zanzara, airone, pesce, rana vengono sacralizzati. Ci sono poi un dolmen ed un cromlech, realizzati con massi di recupero, che rimandano ai monumenti costruiti durante l’Età del Bronzo. Presso l’ingresso pedonale al parco, sarete accolti da riproduzioni di opere ottocentesche e da un divertente Monumento alla Zanzara di Salvatore Fiori, 2001.

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Totem di Libero Greco

Dove mangiare a Gravellona Lomellina
Al Caffè Greco, in via Circonvallazione 7, troverete una suggestiva atmosfera ed ottimi piatti per onnivori e vegetariani.


Dove dormire a Gravellona Lomellina
A poca distanza da Gravellona Lomellina, vi consiglio l'Agriturismo Vignarello, un'affascinante location immersa nella natura.



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Articolo Top5 Travel 365 Novembre 2021





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