Il Duomo di Monreale

Un viaggio in Sicilia non può prescindere, secondo me, da una visita al Duomo di Monreale, considerato da molti, per la ricchezza dei suoi mosaici  bizantini, uno degli edifici religiosi più importanti del mondo.

E' patrimonio UNESCO dal 2015, nell'ambito dell'itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. La città sorge in posizione dominante rispetto a Palermo ed alla pianura della Conca d'Oro, anche se oggi è sviluppata in continuità urbanistica con il capoluogo stesso, da cui dista 10 km.

I mosaici del duomo di Monreale
Cristo Pantocratore

Storia e leggenda del duomo di Monreale

Il complesso architettonico, che comprendeva insieme alla Basilica il Palazzo reale ed un'abbazia benedettina, fu voluto da Guglielmo II d'Altavilla, detto il Buono. Secondo una leggenda, il re si sarebbe addormentato nei boschi mentre era a caccia e gli sarebbe apparsa la Madonna rivelandogli il nascondiglio in cui il padre Guglielmo I, detto il Malo, aveva nascosto un tesoro. Con quelle ricchezze, proprio in quel punto, egli avrebbe dovuto innalzare un tempio da dedicarle.
Gli storici ovviamente smentiscono la leggenda attribuendo la volontà di realizzazione di questa splendida architettura a profondi ideali religiosi ed il finanziamento ai proventi raccolti da un re avarissimo e depredatore qual era stato Guglielmo il Malo.
Il 15 agosto 1176, alla presenza di re Guglielmo II, venne inaugurata l'abbazia e consegnato il Privilegio di Concessione o Atto di Donazione.

Cosa vedere in Sicilia
Facciata del Duomo di Monreale
 
Il complesso fu costruito in pochi decenni con maestranze di varia provenienza guidate da esperti architetti e probabilmente teologi bizantini e latini che hanno generato una solenne armonia rimasta intatta nel Duomo nonostante i ripetuti rifacimenti e le aggiunte posteriori. Della costruzione originaria rimane solo il corpo della Chiesa ed il Chiostro, mentre l’Abbazia ed il palazzo Reale sono stati inglobati nei volumi del Duomo o degli edifici circostanti. Nei secoli la storia di Monreale fu segnata anche da eventi funesti, tra cui l’incendio del 1811che bruciò una parte del soffitto ligneo, l’organo, il coro e danneggiò alcune tombe fra cui quelle dei re Guglielmo I e II.
L'edificio segue il modello delle grandi basiliche benedettine di provenienza cluniacense.

Esterno del Duomo di Monreale

La facciata principale è inserita tra due torri asimmetriche di altezza e forma, delle quali quella di sinistra è rimasta incompiuta al primo ordine.

L'ingresso è preceduto da un portico settecentesco in stile barocco, aggiunto intorno al 1770, che si apre sull'esterno con tre archi a tutto sesto. Il portale, costituito da due battenti in bronzo, è opera di Bonanno Pisano: venne scolpito a Pisa nel 1185 e successivamente trasportato a Monreale via nave. È composto da 46 pannelli rappresentanti episodi della Bibbia e due coppie di leoni e grifoni nella parte inferiore. La facciata si conclude con un basso timpano, al di sotto del quale una monofora ogivale è incorniciata da una decorazione ad archetti ciechi intrecciati. Sulla facciata settentrionale si apre una porta più piccola, opera del 1190 di Barisano da Trani, che presenta 14 pannelli in ogni battente, con bassorilievi raffiguranti la vita di Cristo, vite di santi e animali araldici. La decorazione delle tre absidi, caratterizzata dal fitto intreccio di archetti acuti, è un chiaro rimando allo stile arabo, esaltato dalle tarsie geometriche policrome di calcare, mattoni e pietra lavica.

 

Interno

Il vasto interno presenta una pianta a croce latina; le navate, terminanti ciascuna con un'abside semicircolare, sono divise da colonne con pulvino e capitello. La pavimentazione a carattere musivo, con dischi di porfido e granito e fasce di marmoree intrecciate, è stata completata nel XVI secolo.

Ma la ricchezza e il potere che il Regno di Sicilia raggiunse durante la dominazione normanna sono testimoniati soprattutto dai luminosi e raffinati mosaici in oro voluti da Guglielmo II e fatti realizzare da maestranze veneziane su stile bizantino. Sono suddivisi in cicli a seconda delle storie che raccontano, prevalentemente legate nella navata centrale all'Antico e Nuovo Testamento. Nel transetto è invece rappresentata la vita di Cristo: il corpo centrale è dedicato agli episodi della sua infanzia, il braccio destro a quelli della sua vita pubblica e quello sinistro alla Passione. Ma il vostro sguardo sarà inevitabilmente attratto dall'immensa raffigurazione del Cristo Pantocratore che occupa interamente il catino absidale. Gesù alza la mano destra in segno di benedizione: tre dita della mano sono avvicinate a simboleggiare la trinità e l’unità di Dio, mentre l’indice e il medio rappresentano la dualità della natura di Cristo. A sinistra sorregge un libro aperto sul quale si legge: “Io sono la luce del mondo, chi mi segue non cammina nelle tenebre”.
Sempre all'interno potrete anche vedere sul lato destro il sarcofago di Guglielmo I in porfido e quello di Guglielmo II in marmo. Sul lato sinistro, dentro tombe medievali, si trovano invece le spoglie di Margherita di Navarra e Sicilia, moglie di Guglielmo I, dei figli e la Cappella di San Luigi dei Francesi con i resti di Luigi IX.

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Cristo Pantocratore

Il chiostro del Monastero benedettino di Monreale

Il Duomo è affiancato dal chiostro dell'antico Monastero, realizzato alla fine del XII secolo: una costruzione a pianta quadrata di 47 metri di lato, con portico ad archi ogivali sostenuti da colonne binate, finemente intarsiate a mosaico o ad arabeschi. I capitelli sono istoriati con scene bibliche. Al centro del chiostro c’è un giardino, con una fontana a forma di palma dalle cui foglie sgorga l’acqua.

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Le colonne binate del Chiostro di Monreale
 

Altri luoghi d'interesse a Monreale

Il mio consiglio è di mettere a disposizione un'intera giornata per una visita accurata di Monreale. Oltre al Duomo ed al Chiostro, nelle vicinanze merita una visita il Museo diocesano che espone opere d'arte dal XII al XX secolo riguardanti paramenti sacri, suppellettili liturgiche, gioielli, arredi, quadri, sculture e reliquie.

Al centro della Piazza Vittorio Emanuele è situata la Fontana del Tritone: eseguita nel 1881 dallo scultore palermitano Mario Rutelli, simboleggia la vittoria dell’uomo sulle forze brute. Altre fontane si possono ammirare appena fuori dal centro storico: la Fontana del Drago e la Fontana del Pescatore che, con il loro contenuto simbolico trasmesso dalle acque, conchiglie ed altri elementi decorativi, rimandano a concetti di fecondità e rigenerazione.

A pochi passi dal Duomo vi invito ad esplorare il quartiere storico di Ciambra, il rione dove vivevano gli artisti e gli operai che hanno partecipato alla costruzione del Duomo: vie acciottolate, balconi fioriti, vecchi palazzi nobiliari, laboratori di mosaico e botteghe artigiane rappresentano un microcosmo di forme e colori, quasi una piccola medina appena dietro le absidi del Duomo.

Il Belvedere infine è un giardino pubblico da cui è possibile ammirare la Conca d’Oro, la pianura di Palermo e della sua area metropolitana.


Dove mangiare a Monreale

Nel quartiere della Ciambra c'è il ristorante Barrique, in via Arcivescovado 4: troverete tipica cucina siciliana, ma anche se siete vegetariani nessun problema, verrete accontentati.


Dove dormire a Monreale

Siete alla ricerca di una location eccezionale, vicino al Duomo con terrazza bellissima affacciata sulla conca d’oro nella baia di Palermo? Allora il B&B Palazzo Cutò potrebbe essere la soluzione giusta per voi.

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