Architettura moderna a Oslo

Oslo è una tra le città che più si sono trasformate negli ultimi anni: molte opere di architettura contemporanea, recentemente concluse o in fase di realizzazione, portano la firma di grandi studi internazionali e hanno ridisegnato lo skyline della capitale norvegese.

Inoltre Oslo sta drasticamente procedendo verso la riduzione delle automobili in circolazione, garantendo la mobilità di residenti e visitatori attraverso il potenziamento di trasporti pubblici e piste ciclabili. 

Una trasformazione che, oltre all'evidente diminuzione di emissioni inquinanti, ha portato alla creazione di estese aree pedonali: dallo stimolo al commercio locale alla promozione di uno stile di vita più salutare, dalla socializzazione al relax, Oslo mi è apparsa come una città decisamente accogliente e vivibile per abitanti e turisti.

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Operà di Oslo, interno

In questo articolo vi propongo il mio itinerario di architettura contemporanea ad Oslo, datato Novembre 2024.



1.Aker Bridge
Il quartiere di Aker Brygge, un tempo sede dei cantieri navali, è oggi un'area profondamente rinnovata, moderna e pedonalizzata. Secondo me il luogo migliore dove soggiornare ad Oslo.

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Aker Bridge


Gli ex edifici industriali in mattoni e ferro, oggi ristrutturati, si affiancano ad architetture contemporanee in acciaio, vetro e legno: un mix ben riuscito tra tradizione e modernità. 
Un percorso interamente pedonale in legno costeggia il fiordo, mentre sculture, installazioni artistiche, panchine e chaise longue arancioni in riva al mare creano un ambiente vivace e colorato, dove nessun dettaglio è trascurato. Passerelle in legno e ponti permettono l'attraversamento dei canali che si addentrano nel quartiere.
Nei mesi estivi Aker Brygge Ã¨ il principale luogo di ritrovo per gli abitanti della città, sia durante il giorno che la sera, grazie ai numerosi ristoranti e caffè.

I materiali locali uniti a quelli tecnologici, lo scorrere dell’acqua, il panorama ed il sapiente arredo urbano ne fanno un quartiere avveniristico, che si conclude con una splendida opera progettata da Renzo Piano sull'ultima propaggine di terra: il Museo Astrup Fearnley.


2.Museo Astrup Fearnley
Conosciuto anche come Tjuvholmen Art Museum, è stato inaugurato il 27 settembre 2012.
I tre grandi volumi del Museo Astrup Fearnley compongono la forma di una grande vela evidenziata dalla copertura curvata in vetro che crea una forte integrazione con le circostanti insenature del fiordo.
La struttura è per la maggior parte realizzata in doghe di legno mentre i pilastri ed i tiranti in acciaio richiamano l’immagine degli alberi delle barche a vela ormeggiate nel porto. 

Il percorso artistico inizia all’esterno del museo, nel parco antistante, dove sculture ed installazioni si alternano al continuo contatto visivo con gli elementi naturali, in un connubio tra architettura e paesaggio che da sempre rappresenta un tratto peculiare del linguaggio progettuale di Renzo Piano.

Modern architecture in Oslo
"My Private Sky" di Børre Sæthre


Consiglio la visita all'esposizione interna solo se siete grandi appassionati di arte contemporanea, mentre ottimo è il ristorante aperto anche alla sera indipendentemente dagli orari del museo.



3.Museo Nazionale
A breve distanza da Aker Brygge sorge il nuovo Nasjonalmuseet, inaugurato nel 2022. 

Il Museo Nazionale norvegese Ã¨ lo spazio più grande della Scandinavia dedicato ad arte, architettura e design: un complesso di 54.600 mq con 13.000 mq di spazi espositivi che ospitano 6.500 opere, oltre a diversi ambienti per mostre temporanee, laboratori didattici, sale riunioni, un auditorium, una biblioteca d’arte, uffici, laboratori di conservazione, depositi, il bookshop e due caffetterie.
Le tantissime sale accolgono una mostra permanente disposta su due piani ed organizzata in ordine cronologico, dai reperti preistorici all'arte contemporanea. Gli allestimenti sono stati studiati nei minimi dettagli e mettono sapientemente in evidenza gli oggetti esposti.
Nella sala tinta di blu scuro dedicata a Munch Ã¨ presente la prima tela tra le tante versioni de L'Urlo

Un settore rilevante è dedicato al design del Novecento, mentre Claude Monet, Paul Gauguin, Auguste Renoir, Paul Cézanne e Pablo Picasso sono tra i tanti artisti moderni esposti nell'ultima parte del percorso museale.
Elemento caratterizzante del complesso è la Light Hall, uno spazio flessibile e multifunzionale per mostre temporanee che si affaccia su un’ampia terrazza panoramica con vista sul fiordo. E' rivestita da  marmo del Portogallo laminato tra due lastre di vetro che lasciano filtrare una luce diffusa e che di sera si accendono per celebrare il valore simbolico che il luogo sottende.
Per le facciate i progettisti hanno scelto ardesia di Oppdal, materiale ampiamente diffuso in Norvegia, mentre le pavimentazioni esterne delle aree pubbliche sono costituite dalla pietra arenaria muschelkalk ed il rovere è utilizzato per i pavimenti di sale espositive, auditorium, biblioteca, pareti e porte, oltre che per l’arredamento delle aree pubbliche e della biblioteca. 

Il nuovo edificio che ospita il museo è stato progettato dagli architetti Kleihues + Schuwerk Architects che hanno scelto per la struttura un andamento orizzontale, accentuato dal poderoso basamento su cui si impostano i corpi di fabbrica superiori. 


4.Teatro dell'Opera di Oslo
L'edificio di Den Norske Opera & Ballett sorge sull’area ex portuale della penisola di Bjøzvika nelle vicinanze della Borsa e della Stazione centrale. 
Il progetto è dello studio di architetti Snøhetta che ha avuto l’incarico di costruire il nuovo teatro dopo aver vinto un concorso internazionale con l’obiettivo di realizzare un monumento sul mare: un gigantesco iceberg che emerge dalle acque per una superficie di 38.000 metri quadrati.
Proteso sul fiordo, il Teatro dell’Opera prolunga l’immagine della terraferma sul mare, proponendo lo spazio di fruizione sociale al di fuori del teatro attraverso grandi aree aperte che culminano in quello che i progettisti hanno denominato tappeto, una scenografica rampa che percorre l'edificio dalla base fino a trasformarsi nella sua copertura. Da qui la vista sul fiordo è eccezionale.

architettura contemporanea in norvegia
Teatro dell'Opera di Oslo

Tutti i materiali adottati intendono enfatizzare l’idea di monumento architettonico: in contrapposizione con il freddo dell’esterno, sia climatico che cromatico, dato dal granito bianco svedese, dal marmo bianco di Carrara e dall'alluminio per i pannelli del volume più alto, le superfici interne sono rivestite in rovere proveniente da foreste di latifoglie degli Stati Uniti gestite in modo sostenibile. 
Un effetto scenografico di notevole intensità compositiva è dato dal tronco di cono rovesciato in legno che racchiude gli ambienti teatrali separandoli dal foyer, un percorso a spirale di grande impatto che a me ha ricordato molto il Guggenheim Museum di New York, famosissima opera di Frank Lloyd Wright. 

Modern architecture
Operà di Oslo, interno


Il metallo invece è stato utilizzato principalmente come rivestimento, progettato in collaborazione con visual designers. 

Infine, il vetro, dominante nella facciata principale, è un elemento importantissimo sia di giorno, durante il quale permette di assistere alle attività che si svolgono all’interno del teatro, sia di notte, quando l’edificio si trasforma in una lanterna.


5.She Lies
She lies Ã¨ una scultura pubblica di Monica Bonvicini realizzata in acciaio e lastre di vetro nello specchio d'acqua di fronte Al Teatro dell'Opera.
E' un'istallazione permanente che sembra galleggiare sul fiordo ruotando sul suo asse in linea con le maree ed i venti, offrendo esperienze mutevoli attraverso i riflessi dell'acqua e le superfici trasparenti.

Arte contemporanea norvegia
She lies Oslo

L'artista ha interpretato tridimensionalmente un famoso dipinto romantico: The Sea of Ice di Caspar David Friedrich. L'opera vuole rappresentare la forma di un iceberg fluttuato, per circostanze legate al riscaldamento globale, nel fiordo di Oslo.


6.Deichman Bjørvika
L'edificio principale della biblioteca di Oslo si trova nel quartiere Bjørvika, proprio alle spalle dell'Operà, ed è parte del progetto di rinnovamento di Fjord City. 
È stato progettato dagli studi di architettura Lundhagem e Atelier Oslo che, nel 2009, vinsero il concorso con il concept denominato Diagonale, per evidenziare il fatto che l’intero progetto fosse impostato su linee oblique e tagli diagonali.
La nuova biblioteca è stata inaugurata il 18 giugno 2020.
Finalizzata ad essere anche luogo di socialità, di cultura innovativa e dinamica, offre una molteplicità di funzioni accessorie e lo sviluppo verticale permette ai visitatori di fruire di un belvedere affacciato sul fiordo e sulla città.
L'edificio, progettato con i più alti parametri di sostenibilità, è caratterizzato da una pianta poligonale irregolare e da una compatta volumetria che si eleva per sei piani, scanditi da aggetti. L’ultimo piano si protende verso il fiordo con uno sbalzo di circa 18 m, a coprire l’entrata dalla piazza. 

All'interno tre vasti cavedi attraversano obliquamente il volume della biblioteca, intersecandosi tra loro e connettendo ciascuna delle entrate poste su tre lati con uno dei tre lucernari sul tetto, realizzando una forte continuità visiva tra l’esterno e l’interno e consentendo la diffusione della luce naturale.


7.Museo Munch
La più grande collezione al mondo di opere di Edvard Munch Ã¨ accolta in questo avveniristico quanto criticato edificio disposto su 13 piani. Inaugurato da re Harald V il 22 ottobre 2021, è stato progettato dall'architetto spagnolo Juan Herreros e dal suo studio Herreros Arquitectos, vincitore di concorso nel 2009.
La donazione testamentaria di Edvard Munch al comune di Oslo ha consentito ad oltre la metà dei suoi dipinti, ai motivi grafici ed alle lastre da stampa di rimanere in dotazione del Museo.

L'urlo di Munch
Museo Munch di Oslo

Fra le tantissime opere sono presenti tre versioni de L'urlo, esposte a turno in una sala rotonda, per un’ora ciascuna, all’interno della mostra permanente.
Il Museo offre molti spazi interattivi, con attività artistiche per adulti e bambini.
Il biglietto può essere acquistato online sul sito del Museo Munch.


8. Barcode Project
Il Barcode a Bjørvika Ã¨ composto da 12 grattacieli di diverse altezze e larghezze progettati dagli studi di architettura A-Lab, Dark Arkitekter, MVRDV, Snøhetta, Solheim & Jacobsen. Tra gli edifici ci sono spazi vuoti in modo da far sembrare il tutto un immenso codice a barre.
Caratterizzati da un'architettura geometrica, scultorea e pixellata, rappresentano un'innovativa modalità di pianificazione urbanistica mai adottata in Norvegia, inizialmente accolta però con molte critiche da parte degli abitanti di Oslo. Il Barcode ha infatti modificato lo skyline della città definito, a parte il Municipio, da elementi a sviluppo prevalentemente orizzontale. Con il passare del tempo però è stato sempre più apprezzato ed oggi è considerato simbolo della nuova Oslo.
Il masterplan occupa infatti un sito unico nella città, tra il fiordo e un importante snodo dei trasporti che comprende la stazione centrale e le autostrade. 
L'obiettivo del progetto era massimizzare la diversità urbana ed architettonica, la flessibilità spaziale e la realizzazione di una zona pedonale nel centro di Oslo. Luce naturale, variazione di materialità, individualità ed identità hanno portato alla realizzazione di un'area in cui ogni edificio ha un design caratterizzante pur essendo parte di un insieme più ampio.
Il suolo urbano costituisce una parte centrale del progetto, con l’ambizione di offrire alla popolazione una fruizione cittadina vitale, con street food, bar, ristoranti, opportunità di fitness e negozi che si intrecciano con attraenti spazi pedonali arricchiti da installazioni artistiche. 

Sykkelstripa Ã¨ quella che mi è piaciuta di più: 52 rastrelliere a forma di bicicletta stilizzata a cui di sera si illuminano luci anteriori e posteriori, ideate per soddisfare l'esigenza di parcheggio bici nell'area Barcode.

Architettura moderna in Norvegia
Barcode Project

Alle spalle del Barcode ci sono due interessanti ponti: Akrobaten Bru, interamente pedonale, e Nordenga Bru, carrabile e pedonale. Entrambi si trovano sopra la ferrovia e permettono di collegare la parte sud di Oslo con il quartiere Grønland.


9.Trampolino Holmenkollen
Holmenkollbakken Ã¨ il più antico trampolino per il salto con gli sci esistente al mondo. 
Fu inaugurato il 31 gennaio 1892 come salto naturale sulla collina di Holmenkollen, a nord di Oslo, ma nel corso del tempo è stato modificato per migliorare le prestazioni dei saltatori, la capienza di pubblico e la sicurezza.
Ospita il Trofeo HolmenKollen, una delle massime competizioni di sci nordico.
Nelle vicinanze del trampolino sorge Holmenkollen Chapel, una chiesa luterana interamene in legno.


10.Vulkan
In una zona storicamente caratterizzata da attività industriali nei pressi del fiume Akerselva, ha preso forma uno dei progetti di sviluppo urbano più interessanti di Oslo a livello ecologico: Vulkan
Un'architettura sostenibile definisce quest’area della città che dispone di un centro energetico locale con pozzi geologici profondi 300 metri. Il progetto è degli architetti LPO di Oslo.
Vi consiglio uno spuntino al coffee healthy pastries Organ it: ho bevuto un cappuccino vegetale alla lavanda eccezionale. Ottimi sia i dolci sia i piatti salati.

18 gennaio 2025
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